BOLOGNA (ITALPRESS) – “Lavorando al Pnrr, ho cercato di fare
un’operazione che fosse il più possibile sostenibile perchè,
secondo me, la parola del futuro è sostenibilità. Penso che il
ministero della Transizione ecologica proprio per nome non potrà
essere tale troppo a lungo. Una transizione può durare molti
anni, ma una volta impostata non deve essere più il ministero
della Transizione ma un ministero che ha un obiettivo, cioè una
grande area di interesse di un Paese avanzato da difendere. Io
vedrei se non un ministero del Futuro, che è troppo poetico, uno
della sostenibilità. Dove per sostenibilità continuo a dire che
dobbiamo trovare l’equilibrio fra le diverse istanze”. Così
Roberto Cingolani, ministro della Transizione ecologica,
concludendo oggi i lavori dell’incontro sul Piano energetico della Regione Emilia-Romagna.
“Ci sono numeri – spiega – purtroppo incontrovertibili, ci sono
disuguaglianze planetarie, questo non è opinabile, è un fatto.
Più passano gli anni, più le differenze si acuiscono”. “Noi
facciamo parte – aggiunge il Ministro – di un club di Paesi più
avanzati che ha uno standard sociale molto forte e un milione di
posti di lavoro da preservare e qualunque transizione che mira
alla conservazione dell’ambiente in cui viviamo non può
prescindere dal fatto che questo non è fatto a spese dei
lavoratori. Non penso che la transizione ecologica non sia
compatibile con il lavoro, però sono trasformazioni importanti
che richiedono tempo”.
(ITALPRESS).
Cingolani “La parola del futuro è sostenibilità”
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