VENEZIA (ITALPRESS) – Un pomeriggio per ripercorrere le produzioni realizzate in 13 anni (dieci cortometraggi e altrettanti quaderni di sceneggiatura) e ascoltare le testimonianze di alcuni vincitori del passato. Oggi al Lido di Venezia, nell’ambito della 79a Mostra internazionale d’arte cinematografica, il Premio internazionale per la sceneggiatura Mattador ha ripercorso la propria storia, snocciolando i numeri delle scorse edizioni. Alla cerimonia ospitata nello Spazio Regione del Veneto e Veneto Film Commission, aperta al pubblico e agli addetti ai lavori ha portato i saluti dell’Amministrazione la presidente del Consiglio comunale. Presenti all’appuntamento anche Pietro Caenazzo, presidente dell’associazione Mattador, Jacopo Chessa, direttore della Fondazione Veneto Film Commission, Fabrizio Borin, direttore artistico del Premio Mattador, Mauro Rossi, responsabile EUT Edizioni Università di Trieste e Laura Modolo, vicepresidente Associazione Mattador e Caterina Carpinato, prorettrice alla terza missione Università Ca’ Foscari. Il premio Mattador ha rinnovato così il suo connubio con la Biennale del Cinema. Nel corso dell’incontro, coordinato da Marcello Pedretti (sceneggiatore responsabile Sviluppo progetti Mattador), spazio anche all’illustrazione del decimo volume della collana “Quaderni di sceneggiatura” e alla visione del cortometraggio vincitore della sezione “Corto86” del Premio Mattador anno 2021: “Fine partita” di Luca Leone, con Giacomo Segulia e Federica Spada. Il corto è stato girato a Trieste nel 2022 sotto la guida del tutor Diego Cenetiempo e grazie alla troupe di professionisti del territorio. Il Premio internazionale per la sceneggiatura Mattador è dedicato a Matteo Caenazzo, giovane talento triestino studente di cinema all’Università Ca’ Foscari di Venezia scomparso prematuramente il 28 giugno 2009. Matteo era giornalista pubblicista e aveva frequentato la facoltà di Lettere e filosofia. Il 7 luglio 2009 il Rettore gli aveva conferito la Laurea d’Onore in Tecniche Artistiche e dello Spettacolo per la sua tesi di laurea sul cinema. La sua ambizione era diventare sceneggiatore. Il concorso di scrittura per il cinema si rivolge a giovani sceneggiatori, registi, illustratori e concept designer dai 16 ai 30 anni. Ormai da tredici anni premia i futuri talenti e li accompagna con un percorso formativo, grazie al network Mattador, una rete multidirezionale creata dal Premio che comprende i premiati e la filiera cinematografica. (ITALPRESS).
-foto Ufficio Stampa Comune di Venezia –