ROMA (ITALPRESS) – “Abbiamo sottoscritto un nuovo protocollo per la fornitura alla Repubblica di San Marino, tramite la Repubblica Italiana, dei vaccini di ultima generazione Covid sviluppati e approvati proprio nella giornata di ieri da FDA. Questo ci garantirà come Paese di avere le forniture nello stesso momento in cui arriveranno in Italia, quindi di essere al passo con tutti i presidi e gli strumenti utili per affrontare una eventuale nuova ondata”. Lo ha detto Roberto Ciavatta, segretario di Stato per la Sanità e la Sicurezza Sociale della Repubblica di San Marino, in un’intervista all’Italpress, commentando la firma del protocollo avvenuta stamane a Roma con il ministro della Salute, Roberto Speranza.
“L’attenzione rimane necessariamente alta, i nostri organismi di monitoraggio della pandemia sono sempre rimasti attivi nonostante il fatto che nel periodo estivo si è avuto un miglioramento progressivo e costante delle condizioni. L’auspicio e l’augurio che ci facciamo – ha proseguito – è quello che una eventuale nuova ondata, che molto probabilmente arriverà, possa essere trattata come una malattia endemica e possa non richiedere interventi massicci e radicali come quelli che purtroppo siamo stati abituati a dover vivere per due anni”.
“La scommessa è che se riuscissimo a trattare la nuova ondata pandemica come un’ondata influenzale, o qualcosa di più, sicuramente avremo fatto un buon servizio. Ci vengono d’ausilio tutti gli strumenti come il vaccino di ultima generazione, i farmaci approvati contro il Covid in questi due anni e mezzo e, ci auguriamo, che le nuove varianti che sembrano essere meno gravi e aggressive possano consentirci di passare un autunno e un inverno normali”, ha detto ancora Ciavatta.
A quasi un anno dal referendum sulla legalizzazione dell’interruzione volontaria di gravidanza, San Marino ha approvato la legge sull’aborto e il sottosegretario Ciavatta ha spiegato che la sanità sammarinese “è chiamata a una serie di adempimenti perchè dobbiamo istituire tutta l’organizzazione interna che poi renda possibile questa pratica. E’ una pagina storica, devo dire che il referendum che si è tenuto un anno fa è stato anch’esso storico perchè ha visto un voto positivo, una vittoria del si con oltre il 77%, quindi un’aspettativa della cittadinanza che siamo riusciti a ottemperare nell’arco di 12 mesi. Ora ci aspetta tutta la fase di organizzazione tecnica all’interno della sanità che faremo in tempi estremamente brevi perchè abbiamo la necessità di garantire che questo diritto sia esercitabile”.
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