“Il ciclo di incontri dedicati ai 70 anni della Costituzione è stato particolarmente ricco, straordinario per i contributi offerti e per le autorevolissime presenze, per le lezioni magistrali che sono state offerte alla nostra realtà accademica e ai nostri studenti”. Così il magnifico rettore dell’Università degli Studi di Bari che stamattina nell’aula ‘Aldo Moro’ della facoltà di giurisprudenza ha aperto l’ultimo appuntamento dedicato ai 70 anni della Costituzione che ha visto la Lectio Magistralis del giudice emerito della Corte Costituzionale, Sabino Cassese. “Credo – ha detto Uricchio – che sia stato un bel momento della nostra Università, ma anche un momento doveroso, perché l’Università di Bari attraverso i suoi docenti – ha spiegato – ha contribuito alla formazione della Carta Costituzionale. Ben tre componenti dell’Università di Bari, tra i quali Aldo Moro – ha ricordato il rettore – hanno partecipato ai lavori dell’Assemblea Costituente e comunque anche il fermento culturale che la Puglia ha saputo esprimere sia nella nostra comunità accademica che all’esterno ha dato un contributo decisivo”.
“Quindi – ha continuato Uricchio – è molto importante che l’Università di Bari discuta di Costituzione, della sua origine, della sua formazione, della sua attualità e possa non solo guardare avanti – ha spiegato – nel senso di dare piena attuazione alle norme sospese della nostra Carta Costituzionale, ma anche ripensare a quelle norme meritorie e meritevoli di essere portate in un contesto fortemente mutato anche dal punto di vista storico, geopolitico e della trama delle idealità che poi sorreggono anche la nostra esperienza. Credo – ha concluso – che sia stato un bel momento e soprattutto abbia arricchito la nostra comunità accademica”. “Quello che vorrei cercare di spiegare – ha detto Cassese che ha tenuto una conferenza sul tema “Ideali costituenti e norme costituzionali”- è che nella Costituzione c’è il precipitato di idee che vanno molto al di là che percorrono tutta la storia italiana e che addirittura raccolgono idealità, motivi, ideologie che derivano anche da altri Paesi, dagli Stati Uniti fino al regno unito. E che quindi – ha sottolineato – la nostra Costituzione è molto più ricca”.
“Però – ha aggiunto – è anche ricca di tesori che noi non abbiamo utilizzato. E qui purtroppo – ha sottolineato – c’è il capitolo di alcuni articoli della Costituzione che abbiamo bellamente dimenticato. Per esempio – ha spiegato – l’articolo che dice che i lavoratori hanno diritto a partecipare alla gestione delle aziende, oppure quella che dice che il risparmio privato deve essere promosso in modo tale che tutti i cittadini diventino azionisti, partecipanti del capitale dei grandi complessi produttivi del Paese”. Quanto all’opportunità di ‘rivedere’ la Costituzione, Cassese ha risposto: “Noi abbiamo attraversato due periodi: la Costituzione da attuare e la Costituzione da riformare. Paradossalmente – ha concluso – noi dobbiamo sia attuarla che riformarla”.