CHIELLINI “JUVE BRAVA A RINNOVARSI, DERBY SPECIALE”

“In questi anni ci siamo sempre messi in discussione, lavorando su quei difetti in cui abbiamo margini di miglioramento: questa squadra si è saputa rinnovare tanto e in poco tempo, basta pensare a quanto è cambiato tra Cardiff e Berlino, otto undicesimi della squadra erano diversi ma non si tratta solo di uomini, soprattutto di stile di gioco”. Intervistato da DAZN in vista del derby di sabato, per Giorgio Chiellini è questa la principale forza della Juve, la sua capacità di cambiare e rinnovarsi. Di difetti ancora ce ne sono, “quel pareggio col Genoa sono due punti regalati, con tutto il rispetto. E poi siamo arrivati troppe volte nel finale di partita sull’1-0: quasi sempre l’episodio ci ha detto bene anche grazie al nostro atteggiamento, però poi succede che col Manchester la paghi con gli interessi. L’1-0 è perfetto fino al 60′, se poi magari riesci a segnare il secondo è ancora meglio perché è vero che non prendere gol dà fiducia, però mettere un po’ di margine farebbe risparmiare energie fisiche e mentali. In settimane come questa, dove passano 72 ore tra la partita di Champions e il derby, sarebbe fondamentale”.
Dopo l’addio di Buffon, la fascia di capitano è passata sul suo braccio ma Chiellini ha chiaro in testa l’esempio dei suoi predecessori. “Del Piero mi ha accolto a Torino quando avevo 21 anni, nei primi mesi mi sentivo inadeguato in mezzo a tanti campioni, ma lui ha sempre cercato di farmi sentire parte del gruppo nonostante avessi interessi completamente diversi. Ed è quello che sto cercando di fare io con i ragazzi nuovi che arrivano, tipo Cristiano Ronaldo – continua – Poter poi essere paragonato a Scirea, non tanto nello stile di gioco quanto nei valori che porto avanti, mi rende orgoglioso”. E a proposito di Scirea e delle scritte comparse prima di Fiorentina-Juve, “non sono contro la persona, quello è odio verso il club: il calcio è una valvola di sfogo, speriamo che piano piano si riesca a educare al tifo positivo e non all’odio verso gli altri”. Parole al miele poi per Buffon, “una persona con cui ho condiviso tutto, tra Nazionale e Juve passavo con lui 300 giorni l’anno: quello che gli invidio è la capacità di toccare le corde giuste in quei momenti della stagione in cui il capitano deve compattare il gruppo. E Gigi riusciva ad arrivarti dentro”. Chiellini è uno degli ultimi marcatori puri del calcio moderno ma il difensore bianconero sa che tutto si sta evolvendo “ed è giusto così”.
“Ma sarebbe bello mantenere quella cultura italiana che ci ha permesso di raggiungere grandi traguardi. Penso a Cannavaro, Nesta, Baresi, Maldini, fino a Gentile e Scirea: la storia del calcio italiano l’hanno fatta i grandi difensori”. Fra gli avversari, fra i più duri da marcare, Chiellini indica Icardi, “dentro l’area di rigore è il secondo miglior giocatore che mi sia capitato di marcare, perché ti disintegra mentalmente. Il primo, per fortuna, da quest’anno gioca insieme a me”. Il riferimento è a CR7, che non ci ha messo molto a capire quali siano le gare che contano di più per i tifosi: una si è giocata la scorsa settimana, l’altra è sabato. “Il Torino è cresciuto tanto, ha fisicità e sono bravi nelle ripartenze: con Mazzarri hanno fatto un upgrade importante, possono mirare all’Europa e quindi possono metterci in difficoltà. E’ una squadra che mi sta simpatica, a parte quei 180 minuti in cui siamo rivali. Cristiano ha già capito che due partite non sono come le altre: quella contro l’Inter e quella col Toro”. 
(ITALPRESS).

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