Con oltre 70 anni di storia alle spalle, la Costituzione italiana rappresenta l’apice delle nostre fonti e, sicuramente, il documento ispiratore dei principi su cui si regge il nostro Stato.
Ma chi ha firmato la Costituzione italiana?
I firmatari della Costituzione italiana
A firmare la Costituzione italiana furono, il 27 dicembre 1947,
- Enrico de Nicola, capo provvisorio dello Stato eletto dall’Assemblea costituente;
- Umberto Terracini, presidente dell’Assemblea costituente;
- Alcide de Gasperi, capo del governo.
I caratteri della Costituzione italiana
Legge fondamentale dello Stato italiano, la Costituzione comprende l’insieme dei principi e delle norme che sottostanno l’organizzazione e il funzionamento della comunità sociale, oltre alle disposizioni sui diritti e sui doveri dei cittadini.
Il principale e più noto carattere della nostra Costituzione è la sua rigidità. La Costituzione italiana si definisce infatti rigida perché le sue disposizioni non possono essere integrate, modificate o abrogate con le consuete procedure che sono previste per le leggi ordinarie del Parlamento o del governo. È invece necessaria una procedura particolare, più approfondita e complessa, quale quella prevista per le leggi di revisione costituzionale.
Ancora, la Costituzione ha un carattere di lunghezza, visto e considerato che a differenza delle precedenti Costituzioni non si limita a regolare le discipline strettamente costituzionali, ma si occupa anche dei principi fondamentali dello Stato e dei diritti fondamentali dei cittadini.
Infine, la Costituzione si dice votata, poiché la approvata dai rappresentanti della comunità, eletti dal popolo. Non è dunque un provvedimento di “concessione” del sovrano ai propri sudditi, come fu lo Statuto promulgato da Carlo Alberto per il Regno di Sardegna quasi 100 anni prima, ma un provvedimento sorto per impulso dei rappresentanti del popolo.
Ancora, tra gli altri caratteri tipici della nostra Costituzione:
- democratica, perché assume particolare rilievo la sovranità popolare, il ruolo dei sindacati e dei partiti politici, con la sovranità popolare che può comunque essere esercitata solamente nelle forme individuate dalla stessa Costituzione;
- programmatica, perché rappresenta un programma, attribuendo alle forze politiche il compito di rendere effettivi gli obiettivi stabiliti dai costituenti, mediante provvedimenti legislativi non contrastanti con le disposizioni costituzionali;
- compromissoria, perché frutto di una collaborazione particolare (e unica) tra tutte le forze politiche uscenti dalla Seconda Guerra Mondiale.
Questi caratteri sono peraltro ben evidenti nelle linee guida della Carta costituzionale, dove appare chiaro il ricorso al compromesso e all’intesa tra i suoi autori. La Costituzione mette così l’accento sui diritti economici e sociali, e sulla garanzia effettiva, ispirandosi a una concezione non autoritaria dello Stato, con diffidenza verso un potere esecutivo (del governo) troppo forte e una fiducia invece maggiore nei confronti del funzionamento del sistema parlamentare.
Particolare importanza e ampio spazio viene inoltre riconosciuto, all’interno delle pagine della Costituzione, ai riconoscimenti alle libertà individuali e sociali.
Costituzione come principale fonte del diritto
Abbiamo già fatto cenno, nelle righe precedenti, al fatto che la Costituzione è la principale fonte del diritto della Repubblica italiana, ovvero la fonte dalla quale dipendono gerarchicamente tutte le altre norme giuridiche del nostro ordinamento.
La struttura della Costituzione è oggi rappresentata da 139 articoli e 18 disposizioni transitorie, in quattro distinte sezioni:
- principi fondamentali (articoli 1 – 12);
- parte prima sui Diritti e doveri dei cittadini (articoli 13 – 54);
- parte seconda sull’Ordinamento della Repubblica (articoli 55 – 139);
- disposizioni transitorie e finali (disposizioni I – XVIII).
Particolare importanza, considerato che si tratta di una parte immodificabile, è legata ai Principi fondamentali, che espongono lo spirito della Costituzione, riportando diverse linee guida di ispirazione liberale e giusnaturalista.
Chi volesse leggere e tenere a portata di mano questo importante documento di legge, lo può fare scaricando il testo da tutti i principali siti delle istituzioni della Repubblica. Qui è disponibile, in formato pdf, direttamente dal sito internet della Presidenza della Repubblica.