Che succede se non pago i contributi Inps: controlli, multe e conseguenze del mancato pagamento dei contributi INPS. Possibile prescrizione e consigli.
Il primo consiglio che ci sentiamo di darvi consiste nel rispettare le regole, pagamento dei tributi compresi. I contributi INPS, inoltre, costituiscono un fondo pensionistico di cui, prima o poi, inizierai a fruire ed è per questo che bisognerebbe pagare ogni rata in modo puntuale. Ma cosa succede se, per una difficoltà economica momentanea o per dimenticanza, salti alcune rate dei contributi INPS? Scopriamolo insieme.
Che succede se non pago i contributi Inps
In genere, l’INPS è un istituto molto attento alla riscossione dei contributi e, per questo motivo, un mancato pagamento dei contributi INPS viene generalmente individuato e notificato entro due anni.
Il mancato pagamento dei contributi INPS fa scattare -inevitabilmente- sanzioni pecuniarie. Quando l’istituto di previdenza sociale intercetta un mancato pagamento, a seguito dei contributi non versati, invia una notifica, un avviso di pagamento che comprende non solo l’importo non versato ma anche una sanzione e percentuali d’interesse. In realtà, gli interessi che si possono maturare, anche in due anni, sono minimi, ciò che peserà è la sanzione che dipende dall’importo del mancato pagamento oggetto dell’avviso.
Dopo l’avviso, se il contribuente non provvede al pagamento dei contributi INPS arretrati, scatta l’emissione di una cartella esattoriale con iscrizione a ruolo.
Il consiglio, in questo caso, è non arrivare alla cartella esattoriale ma agire al momento della prima notifica. Se si hanno difficoltà economiche, il contribuente può chiedere una dilazione a mezzo di rate, l’INPS concede la possibilità di spalmare i contributi arretrati in un massimo di 20 rate per importi superiori ai 5.000 euro e di 6 rate trimestrali per importi inferiori ai 5.000 euro. Il pagamento a rate dei contributi arretrati fa però scattare ulteriori interessi.
Sanatorie e condoni
Periodicamente, si discute la possibilità di accedere a eventuali sanatorie governative o condoni fiscali e previdenziali. La storia economica del nostro paese ci insegna che questa è un’evenienza possibile ma… anche molto remota. In caso di un eventuale condono, il debito con l’INPS non viene cancellato ma solo la sanzione a esso associata viene cancellata oppure si può accedere al pagamento in misura ridotta in base al condono previdenziale discusso.
Termini di prescrizione del mancato pagamento INPS
I termini di prescrizione per il mancato pagamento dei contributi INPS ha, di recente, visto una riduzione temporale. Se entro 5 anni dal mancato pagamento dei contributi INPS non arriva alcuna notifica, il “reato è prescritto” e per questo l’INPS non potrà mai avanzare alcuna pretesa. Ti ricordiamo che il termine di prescrizione dei 5 anni è interrotto da qualsiasi notifica o cartella esattoriale. In altre parole, ogni volta che ricevi una notifica il periodo di prescrizione parte da zero.
Contributi INPS non versati: cosa fare
Se vuoi fare ammenda del tuo mancato pagamento dei contributi INPS, puoi comunicare all’INPS la tua dimenticanza e provvedere a risanare la situazione.
Si chiama ravvedimento operoso e nasce con lo scopo di regolarizzare un mancato pagamento. In caso di ravvedimento operoso dovrai accollarti il costo di una mini sanzione calcolata in base al numero di giorni di ritardo e all’importo del mancato pagamento.
- La sanzione per il ravvedimento operoso se i contributi non versati vedevano una scadenza entro i 14 giorni dal ritardo del pagamento, ammonta allo 0,1% dell’importo
- La sanzione in caso di pagamento dei contributi inps in ritardo entro un mese, ammonta allo 1,5%.
- Dopo un mese ma entro i 90 giorni, le sanzioni dovute sono calcolate 1,6%.
- Se il mancato pagamento riguarda contributi più datati, dove la scadenza è passata oltre 90 giorni ma entro un anno, la sanzione ridotta è del 3,75%.
- Se il ravvedimento è fatto entro 2 anni dalla scadenza, la sanzione ammonta al 4,2%.
- Dopo i 2 anni, la sanzione ammonta al 5% dell’importo dovuto.
Alla sanzione, come premesso, vanno aggiunti i tassi d’interesse. Il tasso d’interesse legale attualmente in vigore è dello 0,2%.
Cosa succede se non verso i contribuiti inps: sanzioni da pagare
Se non hai intenzione di eseguire un ravvedimento operoso, sappi che l’importo della multa al momento dell’avviso bonario (primo avviso inoltrato dall’INPS) ammonta al 10% dell’imposta non versata ma tale sanzione dovrà essere pagata insieme all’importo omesso entro 30 giorni dalla notifica di pagamento.
Se il contribuente non provvede al pagamento entro 30 giorni o non provvede a richiedere il pagamento rateale dell’importo omesso e della sanzione, seguirà una cartella esattoriale dove la sanzione sarà maggiorata al 30% dell’importo.