“Forza Italia si conferma che è il partito, non soltanto fondatore del centrodestra, ma un perno essenziale di una coalizione voluta dalla base e non dal palazzo. E’ l’elettorato del centrodestra che ci vuole uniti, ci premia, come in occasione delle competizioni regionali, perché ci lega un’unità di intenti sulla condivisione di un modello di sviluppo non assistenziale ma che guarda alle imprese, al mondo produttivo, alla libertà del cittadino, al giusto processo”. Lo ha detto all’ITALPRESS il senatore di Forza Italia, Renato Schifani, che questa mattina ha partecipato all’Assemblea Nazionale del partito che si è svolta nella Capitale.
“Il nostro modello – ha spiegato – vede una economia libera di mercato completamente diversa dal centrosinistra e dai 5 stelle, che stanno dimostrando grandissimi limiti di classe dirigente e di visione di una politica assistenziale, con un debito pubblico che ormai è schizzato senza limiti”.
Parlando dell’alleanza con la Lega di Salvini ha ricordato come: “La scelta di ieri del candidato Cirio ha dimostrato che la Lega ha rispettato i patti, il candidato del Piemonte doveva spettare a Forza Italia e così è stato. Così come l’Abruzzo è andato a Fratelli d’Italia e la Sardegna alla Lega. L’intesa regge tra persone che rispettano la parola e questo mi lascia ben sperare per un ritorno del centrodestra anche a livello nazionale”.
Un’alleanza a livello locale che spera si possa rinsaldare anche a livello nazionale, visti anche i risultati del governo: “Le alchimie di palazzo come quelle del governo gialloverde stanno segnando il passo. L’economia arranca, la recessione aumenta e il debito pubblico è aumentato ancora. Noi confidiamo sulla coerenza di un partito come la Lega, che ha una visione completamente similare se non identica alla nostra economia di mercato o sulla sicurezza, settore in cui abbiamo fatto tanto assieme alla Lega. Ricordo come nel 2002 abbiamo stabilizzato il carcere duro con Berlusconi presidente del consiglio o la lotta alla criminalità organizzata”. “Noi ci auguriamo un futuro breve per il governo – conclude – per il bene dei cittadini perché più dura questo governo più peggiora l’economia, più ci preoccupa il futuro dei nostri figli”.
