A Firenze tantissimi runner hanno partecipato alla Messa del Maratoneta, celebrata nella Basilica di Santa Maria Novella. In “gemellaggio spirituale” con New York e Venezia (dove è stata appena celebrata) e anche con Roma (ci sarà il 28 marzo 2020), Boston e Vienna (entrambe il 18 aprile 2020) e Valencia (tra una settimana, il 30 novembre), sempre alla vigilia delle Maratone. A promuovere la Messa è stata la stessa Firenze Marathon – lo fanno da sette anni il patron Giancarlo Romiti e Matteo Del Perugia – insieme con Athletica Vaticana, la rappresentativa sportiva della Santa Sede. Atlete e atleti – non solo maratoneti – hanno vissuto insieme un momento di spiritualità, anche con familiari e amici.
A celebrare è stato monsignor Melchor Sanchez de Toca, presidente di Athletica Vaticana, e sotto-segretario del Pontificio Consiglio della cultura. Con lui monsignor Andrea Palmieri, sotto-segretario del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, e il frate francescano padre Jacopo Pozzerle. Tutti sacerdoti maratoneti.
Nell’omelia monsignor Sanchez, citando il “sindaco santo” fiorentino Giorgio La Pira, ha suggerito di vivere la corsa come elevazione spirituale e materiale insieme per il Regno di Dio e non come esperienza narcistica e autocelebrativa. Al termine della Messa è stata impartita la benedizione degli sportivi ed è recitata anche la “Preghiera del maratoneta” (disponibile in 37 lingue tra cui arabo e cinese ma anche etiope e swahili). L’immaginetta con il testo della Preghiera è stata distribuita a tutti i partecipanti.
(ITALPRESS).
CELEBRATA A FIRENZE LA MESSA DEL MARATONETA
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