CASSAZIONE “A ROMA NON C’È MAFIA CAPITALE”

CORTE DI CASSAZIONE ESTERNO ESTERNI PALAZZACCIO PALAZZO DI GIUSTIZIA

Cade l’accusa di associazione mafiosa per gli imputati del processo sul cosiddetto “Mondo di mezzo”. Lo ha stabilito la VI sezione penale della Corte di Cassazione. Si torna così alla sentenza di primo grado dove sono vennero riconosciute due associazioni criminali ma non mafiose.
“Non esistono sconfitte o vittorie in un processo, c’è stato un approfondimento molto serio e approfondito, i processi si fanno per stabilire se uno è colpevole è innocente, introdurre la difesa sociale nel processo porta a distorsioni”, ha commentato l’avvocato di Massimo Carminati, Cesare Placanica.
“E’ dal primo grado che sosteniamo questa tesi, la Cassazione ha messo il sigillo. Quella di questa sera è una grande pagina di diritto”, ha spiegato Alessandro Diddi, legale di Salvatore Buzzi, un altro degli imputati. “Abbiamo sempre sostenuto che si trattasse di un sistema marcio, ma non erano imprenditori che taglieggiavano i politici – ha aggiunto Diddi -. La Corte ha avuto il coraggio di annullare senza rinvio la sentenza sul 416 bis. Ci sono stati molti annullamenti con rinvii su altri punti, ma Buzzi da stasera può cominciare a guardare al suo futuro. Non escludiamo un’istanza di revoca della custodia cautelare”.
“Noi insieme ai cittadini onesti stiamo lavorando per uscire fuori da queste macerie e a tutti i cittadini onesti diciamo che si andrà avanti a testa alta”, è il commento della sindaca di Roma, Virginia Raggi, mentre su Facebook il presidente della Commissione Antimafia Nicola Morra scrive: “Le sentenze si rispettano. Ma le perplessità, i dubbi, le ambiguità permangono tutte”.
(ITALPRESS).

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