“Sono il più grande talento degli ultimi anni che si è buttato via. Una cosa è fare il professionista, un’altra è litigare con tutti senza un perchè. Ho oltrepassato tante volte il limite”. Quando Antonio Cassano si guarda dietro, vede una carriera che sarebbe potuta essere ben diversa. L’ex Pibe di Bari Vecchia ammette di aver sprecato tante occasioni per ottenere la consacrazione che le sue qualità gli avrebbero permesso e i rimpianti non mancano, su tutti quello legato all’esperienza al Real Madrid. “Se a 23 anni non sfrutti quell’occasione… Tutti pagherebbero di tasca propria per andare al Real Madrid e io invece mi sono bruciato, commettendo anche errori clamorosi. È la più grande scemenza che abbia fatto nel calcio: ero nel club più grande della storia, con i giocatori più grandi del momento e invece ho buttato dalla finestra quell’occasione. Capello ha fatto tanto per me, sono io che ho fatto poco per lui”. Collegato con Sky Sport24, per Cassano l’esperienza più bella in carriera è stata “quella alla Sampdoria: mi sono rimesso in gioco e in tre anni e mezzo abbiamo fatto qualcosa di stratosferico”. Fra le maglie indossate anche quella del Milan. “Ho sempre parlato bene della gente, di come mi sono trovato, ho solo avuto problemi con Galliani: volevo a tutti i costi il rinnovo e loro trattavano solo con chi aveva solo un anno di contratto. Ibra? Voleva sempre giocare con me”. Cassano torna anche sui Mondiali del 2014 (“A livello di preparazione qualcosa abbiamo sbagliato”), sul difensore più forte mai incontrato (“Maldini”), sull’amicizia e l’affinità con Totti (“ho avuto un feeling pazzesco con lui”), passando per il mancato ritorno al Bari (“Non me la sono sentita e ho preferito tornare alla Samp”) e quell’Ilicic in cui un po’ si rivede: “Se avesse incontrato Gasperini dieci anni fa sarebbe stato fra i migliori giocatori al mondo. E’ il calciatore di serie A che mi piace di più”. Fra Guardiola e Klopp, Cassano si tiene il primo, e anche fra Messi e Ronaldo non ha dubbi: “Cristiano è un campione ma non arriverà mai a essere come Leo”. Cassano ha ormai detto basta al calcio giocato (“ma se tornassi in campo lo farei solo per l’Entella: a parte Garrone, non ho mai incontrato una persona dalla bontà, dall’umiltà e dalla coerenza di Gozzi”), e davanti a sè vede un futuro dietro a una scrivania. L’ex attaccante, infatti, vuole fare il direttore sportivo, ruolo in cui ha Piero Ausilio come modello. “Se ho intrapreso questa strada è merito suo: so come lavora, ha scoperto Kovacic, Lautaro, Maicon, Julio Cesar, è il miglior ds in circolazione”. E proprio in questa veste potrebbe tornare alla Sampdoria. “Mi sono incontrato con Ferrero alcuni mesi fa, ci siamo presi del tempo per capire. L’idea di fare il direttore sportivo c’è, bisogna vedere se lui non ha cambiato idea. Il mio sogno è fare il ds: amo il calcio, vivo di calcio. E se avessi l’opportunità, chiederei ad Adani di lavorare con me”.
(ITALPRESS).