“È fondamentale accrescere la cultura della prevenzione”. Questo il messaggio lanciato dal presidente della Federazione medico sportiva italiana Maurizio Casasco nella conferenza di apertura del XXXVI Congresso Nazionale della FMSI, all’Hotel Rome Cavalieri. “Il nostro sistema sanitario è uno dei migliori al mondo, garantisce e tutela la salute di tutti, una cosa giusta, ma ha costi altissimi tra diagnosi e terapie farmacologiche. La spesa sanitaria per la prevenzione si attesta al momento tra il due e il tre per cento della spesa sanitaria – ha sottolineato Casasco – Noi riteniamo sia fondamentale accrescere la cultura della prevenzione: ringrazio sinceramente il ministro Bussetti perché ha attivato, oltre all’educazione civica, anche l’educazione fisica nelle scuole. Questo porta sicuramente del benessere al cittadino. Oggi l’infiammazione cellulare è la prima causa delle patologie non trasmissibili e l’organizzazione mondiale della sanità sta cercando di capire come ridurle entro il 2030, un tema sul quale ho anche avuto l’onore di essere audito all’Onu: se introduciamo l’attività fisica nella scuola possiamo migliorare la salute, combattere l’infiammazione cellulare e risparmiare nei costi. Per la FMSI è un fatto fondamentale”.
Il numero uno della FMSI ha anche parlato di età biologica. “Il concetto di età anagrafica già oggi sta perdendo significato. Ciò che vale è l’età biologica, che la medicina dello sport può individuare attraverso parametri come la capacità funzionale. Già oggi l’età pensionistica viene individuata in base ai rischi connessi alle diverse mansioni lavorative. Questo viene fatto attraverso dati statistici e non mediante dati medici o biologici, che invece possiamo offrire noi con la nostra competenza, utilizzando parametri che ben conosciamo nella medicina dello sport – ha rimarcato Casasco – Mi riferisco in particolare al concetto della capacità funzionale: a parità di parametri clinici, due soggetti gemelli, anche omozigoti, possono avere parametri funzionali diversi. Faccio un esempio pratico: due macchine immatricolate lo stesso giorno, dopo dieci anni e 200 mila chilometri, dunque con un impiego esattamente uguale, funzionano in maniera diversa. Ecco perché oltre al parametro clinico è fondamentale anche il concetto di capacità funzionale, un parametro fisiologico, pratico, che la medicina dello sport ben conosce”.
(ITALPRESS).