“Quanto vale Boga? Non mi pongo un problema di cifre per il semplice fatto che non vogliamo venderlo: lo dichiaro ufficialmente incedibile. Ce l’hanno già chiesto, in Italia e fuori. Ho risposto che per la prossima stagione rimarrà al Sassuolo. Anche il Napoli è interessato ma non abbiamo mai parlato di soldi”. Giovanni Carnevali blinda il talento Jeremie Boga e guarda in alto. In un’intervista a “Il Corriere dello Sport”, l’amministratore delegato del Sassuolo spiega le strategie del club, a partire dal mercato. “Boga, Caputo e Berardi sono sicuramente i nostri tre tenori, pur se non più importanti dell’orchestra che sta dietro – racconta Carnevali – Di Boga immaginavo la forza e il potenziale, che non è ancora esploso del tutto avendo ampi margini di miglioramento. Caputo ha confermato quanto di buono ha fatto negli anni passati. Berardi è sempre più Berardi, ogni anno migliora in qualità e sicurezza: non andrà via, confido che prevalga come sempre il desiderio di restare assieme”.
Del resto l’idea della società neroverde per la prossima stagione è chiara: trattenere tutti i big. “È un motivo d’orgoglio se le squadre ci chiedono i giocatori, vuol dire che le scelte sono valide. La nostra politica non cambia: la competitività salvaguardando gli equilibri di bilancio – ripete Carnevali – Juventus su Locatelli? Per il momento non ce l’hanno chiesto, però è prematuro, è un giocatore ambito e qualche società importante si è fatta avanti, come per Boga. Non cedere nessuno è la volontà per il prossimo campionato, visti pure i tempi brevi tra quello in corso e il successivo. È il nostro desiderio affinché la squadra possa migliorarsi”. In questa volata finale il Sassuolo è fortemente concentrato sull’obiettivo da conseguire: “L’unica cosa a cui dobbiamo pensare è riuscire a migliorare l’11^ posto della passata stagione, fa parte del nostro percorso di crescita – spiega l’amministratore delegato del club neroverde – Credo che in una stagione difficile come questa, tra la perdita di Squinzi e della signora Adriana, gli infortuni a catena e il coronavirus, possa essere una grande soddisfazione soprattutto nei confronti della famiglia che è il nostro punto di riferimento. Squinzi direbbe che dobbiamo andare in Europa”.
La squadra “sta divertendo, è espressione del bel gioco che non è facile vedere in campionato – prosegue Carnevali – Il Sassuolo grazie a De Zerbi ha una sua riconoscibilità. Troppi gol presi? Dobbiamo lavorare tanto per migliorarci e subire meno, bisogna fare meno errori. Siamo una squadra votata all’attacco e abbiamo difficoltà a gestire le offensive altrui. La consapevolezza c’è, il nostro allenatore risolverà questa lacuna. La nostra mentalità è non accontentarsi”. In questo percorso, De Zerbi resta un punto fermo: “Tra noi c’è un rapporto speciale – rivela Carnevali – ci conosciamo da anni e la pensiamo allo stesso modo. È tutto più semplice quando società e tecnico sono in sintonia. C’è la volontà di portare avanti un progetto condiviso. Se ho mai temuto di perderlo? No, neanche un secondo. Lui sapeva benissimo la nostra volontà di proseguire insieme. Sa che questo percorso può dare altri importanti risultati ed è pure una questione di rapporti personali. È un lavoratore instancabile, con lo staff sta sempre sul pezzo. Ha idee, caparbietà, volontà e non molla mai. Ogni tanto si intestardisce sulle cose, ma fa parte del carattere vincente: è un difetto che porta in una direzione positiva”.