E’ stato presentato oggi, nella sede della Fondazione Matera-Basilicata 2019, il progetto Matera Alberga che vede protagonisti sei artisti di fama nazionale e internazionale: Alfredo Pirri, Dario Carmentano, Filippo Riniolo, Giuseppe Stampone, Georgina Starr, Jota Castro. Il progetto – ideato da Francesco Cascino di Arteprima e curato insieme a Christian Caliandro – vede la collaborazione del Cam, il Consorzio albergatori materani e della Fondazione Carical. L’intento è quello di trasformare – con Matera 2019 – alcuni alberghi della città in luoghi di accoglienza, di scambio e di esperienza creativa, in spazi di produzione culturale e di condivisione sociale.“Devo sottolineare – ha detto il presidente della Fondazione Matera-Basilicata 2019, Salvatore Adduce – la grande disponibilità del presidente della Fondazione Carical, Mario Bozzo, che da subito ha favorevolmente accolto la nostra proposta mettendo a disposizione del progetto un terzo del costo complessivo. A ciò va aggiunta la grande disponibilità degli albergatori non solo nell’aprire le porte delle loro strutture ricettive o nell’aderire a un’iniziativa anche complessa dal punto di vista procedurale, ma anche per aver messo a disposizione l’altro terzo del budget.
La rimanente quota è della Fondazione, per rafforzare una stagione che vede insieme un ente pubblico e partner privati per raggiungere gli stessi obiettivi”. Ogni artista realizzerà un’opera in ciascuno dei sei alberghi che, al momento, hanno aderito all’iniziativa. In particolare, il 22 dicembre verrà inaugurata la prima opera d’arte contemporanea realizzata da Alfredo Pirri negli spazi dell’Hotel Corte San Pietro. Il 18 gennaio del 2019 si terrà il battesimo di altre due opere in altrettanti Hotel, quella di Filippo Riniolo nella Locanda San Martino, e quella di Dario Carmentano presso Dimore dell’Idris. Poi a febbraio Giuseppe Stampone inaugurerà la sua opera negli spazi dell’Hotel del Campo, a marzo Giorgina Star al Sexantio e, infine, ad aprile Jota Castro a Casa Diva. “Matera Alberga – ha detto il direttore generale della Fondazione Matera-Basilicata 2019, Paolo Verri – si inserisce perfettamente nella discussione sul turismo e sul concetto di abitante temporaneo. Anzi, questo progetto rivendica il fatto che i luoghi dove si alberga sono i luoghi dell’incontro, dello scambio, del dialogo. A Matera gli alberghi diventano il luogo dove tutti vogliono e possono andare, senza differenze fra chi vive e chi abita. E le opere d’arte diventano l’originale e intelligente pretesto perché tutto questo avvenga”.
“I turisti – ha affermato Rossella Tarantino, manager Sviluppo e Relazioni della Fondazione – non sono né demoni né angeli, ma cittadini che vogliono vivere un’esperienza. E Matera Alberga si muove esattamente in questa direzione, per favorire l’incontro e lo scambio fra cittadini, anche quelli dei rioni periferici della città, e abitanti temporanei attraverso la creatività. Questo progetto è innovativo anche per la tipologia di collaborazione che abbiamo costruito con i privati, che hanno messo a disposizione i loro spazi, e con gli artisti che offriranno le loro opere. Un modello di burocrazia creativa che può fare scuola in Italia”. A spiegare nel dettaglio il progetto è stato Francesco Cascino, di Arteprima. “Abbiamo chiesto agli artisti di produrre un’opera o un’operazione relazionale, un’installazione o un dispositivo specifico per ogni hotel, legati alla storia e alle caratteristiche del luogo originario, che contenga inoltre rimandi a riflessioni identitarie sull’intero territorio materano”.