Canta il Napoli di Conte, non solo Inter e Juve per lo scudetto

Tre gol l’Inter, tre la Juve, ci risiamo col Derby d’Italia. Calma, c’è Conte, quello che ha vinto con entrambe, e oggi canta Napoli, il Napoli dell’Antonio furioso che si traveste da comunicatore dolciastro, sorridente, mentre ha il Vesuvio dentro e già si vede. Ma niente fretta.
E’ difficile trovare negli Anni d’Oro articoli magistrali scritti nelle prime giornate del campionato e già contenenti valutazioni decisive. L’insegnamento dei maestri era preciso: non farsi influenzare dai risultati del primo tempo (goleade escluse), sbilanciarsi (ma non troppo) solo al novanta, evitare anzitempo gaudio o depressione, fare pronostici qualificati non prima di tre/quattro mesi. Non a caso all’allenatore si dava come prima scadenza il panettone: da Natale in poi tutto era recuperabile. Queste regole intendevano anche e soprattutto preservare l’interesse del campionato, le vendite dei giornali, la vivacità dei media. Ma non è più così.
Oggi comanda lo Spoiler – dicesi di anticipazione dei punti salienti della trama di un libro o di un film – particolarmente stupido se diffuso a tanta distanza. Eppure Conte era già in crisi dopo la sconfitta del Napoli a Verona, Motta da scudetto dopo il primo tre a zero, De Rossi in dubbio fin dalla sconfitta con l’Empoli, indi esonerato. Clamoroso il Caso Fonseca al quale – confesso – ho contribuito anch’io, con la parola di moda, Vergogna, mai seguita da scuse. Il Milan comincia con un 2-2 col Toro, perde 2-1 a Parma e Fonseca è già del gatto. Sarri o Allegri per la panchina rossonera? Poi 2-2 a Roma con la Lazio, 4-0 al Venezia (ma è il Venezia…) e arriva il derby, l’Inter di Inzaghi – già scudettabile – è sconfitta 2-1. Oddio, e adesso? Milan-Lecce 3-0. Ho tirato in ballo il Milan, serenamente terzo in classifica, perchè è il più clamoroso esempio di vittima di giudizi frettolosi se non faziosi. Ma vedrete, cambierà poco: dopo il pur sofferto 3-2 dell’Inter a Udine con doppietta del dormiente Lautaro e il 3-0 della Juve a Genova con identica impresa dell’evanescente Vlahovic, voilà, sentirete dire che lo scudetto se lo giocheranno le Due Nemiche. Il solito – anche noioso – Derby d’Italia. C’è anche il Toro, lassù? Sì, ma ha già perso in casa con la Lazio, dimenticatelo…
E così, al 22° del match con il Monza – gol di Politano – il Napoli è già primo in classifica. E gioca, gioca bene, felice, coordinato, veloce, generoso come Lukaku che vedi dappertutto a dar manforte. E al 33° Kvaratskhelia, il gol è una canzone. Canta Napoli, il Napoli di Antonio Conte (Che canta davvero, bello sentirlo quando faceva i Pooh…Giorni spensierati, Juve inarrestabile…). Ma ripeto: non c’è fretta, ho già detto ch’è cattiva consigliera. Dico solo che per ora la sua è la squadra che gioca meglio. Può servire, no?
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