FIRENZE (ITALPRESS) – Imperativo categorico: “formare il personale”, se vogliamo “curare il dolore” con i farmaci cannabinoidi. Questo quanto emerso dall’audizione di Fabio Firenzuoli (Responsabile del Centro di medicina naturale ospedale San Giuseppe, Empoli), Paolo Poli (Società italiana ricerca cannabis), Antonella Soldo (da tempo impegnata nella legalizzazione della cannabis), Enzo Brogi (presidente Corecom, già consigliere regionale apripista sul tema) e Claudio Marinai (assessorato regionale alla Sanità), che si sono confrontati sulla proposta di legge del Partito democratico “Formazione del personale del servizio sanitario regionale sull’utilizzo dei farmaci cannabinoidi per finalità terapeutiche”, di iniziativa dei consiglieri Iacopo Melio, Mario Puppa, Anna Paris, Gianni Anselmi, Giacomo Bugliani, Andrea Vannucci, Enrico Sostegni, Vincenzo Ceccarelli.
Nel corso dell’audizione – in commissione Sanità e politiche sociali del Consiglio regionale della Toscana, presieduta da Enrico Sostegni (Pd) – che ha accolto la legge con favore, è stata sottolineata la difficoltà, per il malato, a trovare “medici prescrittori”, proprio perché in molti non sono formati ed informati, e nel corso dei lori studi hanno conosciuto la cannabis come droga. Accanto alla formazione, come ribadito, occorre anche intervenire per una produzione adeguata, per raggiungere un livello di autosufficienza regionale, così da combattere il ricorso al mercato clandestino, rendendo anche disponibili e mutuabili, i preparati oleosi, su tutto il territorio.
Ad aprire il dibattito, il primo firmatario, il consigliere Melio, che ha presentato l’emendamento che essenzialmente mira alla promozione della formazione, sia culturale che tecnica, per poter capire che la cannabis è un’erba medica. Con la presente proposta di legge, infatti, si intende “promuovere” una costante ed adeguata formazione sull’utilizzo dei farmaci cannabinoidi per finalità terapeutiche, da parte del personale dipendente o convenzionato del sistema sanitario toscano, prevedendo la trattazione di tale materia all’interno dei programmi regionali.
Concordi con tale impostazione Diego Petrucci (Fratelli d’Italia) e Donatella Spadi (Pd), che si sono soffermati sulla formazione continua, da promuovere e incentivare, e sulla scarsa produzione di cannabis sul territorio regionale; i consiglieri hanno anche annunciato l’intenzione di apporre la loro firma su questa “importante” proposta di legge. La Commissione ha licenziato con voto unanime l’atto, che andrà in Consiglio regionale la prossima settimana.
In apertura di seduta, l’audizione del direttore dell’azienda ospedaliero-universitaria pisana, Silvia Briani, è stata l’occasione per avere una panoramica sulle attività della stessa Aou: “nel triennio trascorso, nonostante l’emergenza pandemica legata al Covid, si è raggiunto un buon livello di performance; i prossimi tre anni continueranno a caratterizzarsi per l’alta specialità e guarderanno al nuovo Sanata Chiara di Cisanello – ha aggiunto – non solo dal versante strutturale ma anche organizzativo”. All’audizione, come da prassi, è seguita l’espressione di parere sulla proposta di nomina di Briani a direttore dell’Azienda. Al presidente Sostegni che ha parlato di una “riconferma alla direzione di una delle più importanti aziende di tutto il sistema regionale” si sono uniti i consiglieri del Partito democratico, il capogruppo Vincenzo Ceccarelli e Donatella Spadi, che hanno espresso parere favorevole. Il vicepresidente della Commissione Andrea Ulmi (Lega) ha invece optato per l’astensione, mentre Diego Petrucci (Fratelli d’Italia) non ha partecipato al voto.
(ITALPRESS).
Commissione sanità Toscana, serve la formazione del personale sulla cannabis terapeutica
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