NAPOLI (ITALPRESS) – “Un nuovo livello di allerta per i Campi Flegrei? Adesso è prematuro dire una cosa del genere, sicuramente non siamo in arancione, come ho avuto modo di dire più volte. Siamo in giallo e lo siamo da diversi anni”. Lo dice il capo dipartimento della Protezione civile nazionale, Fabio Ciciliano, parlando con i giornalisti a Napoli a margine di una seduta monotematica sull’allarme bradisismo convocata dal Consiglio comunale.
“I parametri biochimici che si registrano nella zona della caldera hanno registrato un aumento dell’anidride carbonica, ma questo in una zona vulcanica è assolutamente normale e sono fenomeni che non sono tipici solo dei Campi Flegrei ma fenomeni vulcanici secondari presenti in tutte le zone a rischio d’Italia”, spiega Ciciliano che boccia l’idea di introdurre un nuovo sistema di allerta intermedio tra il colore “giallo” e “arancione”.
“È una cosa che in questo momento non corrisponde alla verità – spiega -. La Commissione Grandi rischi si è riunita il 6 e il 7 marzo e ha fatto una proposta sulla base di uno studio che dura da diversi mesi, quindi molto prima della recrudescenza sismica registrata nelle scorse settimane. C’è una nuova analisi dei parametri che si stanno registrando e che hanno dato la possibilità agli scienziati di elaborare una nuova strategia per quanto riguarda i livelli di allerta, come normalmente si fa in questi casi. Ora – prosegue Ciciliano – si deve assestare ciò che è stato fatto dagli scienziati con l’attività di pianificazione della Protezione civile e si renderanno poi partecipi gli enti locali, la Regione e i cittadini”
“In questo momento le vie di fuga esistono e vanno potenziate. Dobbiamo essere pragmatici – l’invito di Ciciliano -: se ci sono delle vie di fuga identificate dai piani speditivi di Protezione civile dei singoli comuni, è ovvio che, se in una via di fuga è previsto il mercato del sabato o del giovedì, magari sarebbe opportuno delocalizzarlo. Sono comportamenti semplicemente normali, virtuosi che possono assumere un significato molto importante. La via di fuga già esiste ma con le nuove vie di fuga che si stanno costruendo e si costruiranno nel giro di qualche anno ci aspettiamo che rimangano vie di fuga e non diventino di nuovo strade che vengono affollate”.
“Preoccupato per la Co2 nei Campi Flegrei? È un discorso che non è nuovo nella misura in cui sono gas che si sprigionano normalmente nelle aree vulcaniche, sono effetti vulcanici secondari e vanno attentamente monitorati. L’anidride carbonica non è il monossido di carbonio, non è un gas tossico ma è più denso dell’aria e stratifica verso il basso. Sono fenomeni che esistono da migliaia di anni e che per migliaia di anni rimarranno. È importante sapere – spiega Ciciliano – che nelle zone depresse, quelle degli scantinati, nei box o nei sottoscala, potrebbe accumularsi la Co2 e quindi è buona norma valutare con dei dispositivi che costano pochi euro la presenza o meno di anidride carbonica e la concentrazione. Chi vive al terzo piano o in zone areate può vivere in maniera tranquilla”.
-Foto Ipa/Agency-
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