CAMPI CONNESSI ED ECO VELE, IL FUTURO CHE CI ASPETTA

Come evolverà lo sport professionistico nei prossimi 20-30 anni? Domanda difficile, proviamo qui a dare uno sguardo all’evoluzione che alcune discipline stanno prendendo per provare a trovare qualche traccia.
ARBITRAGGI: Il giudizio, per gli sport che si basano su scelte soggettive, è cruciale oltre che un nodo irrisolto. Ci hanno provato in tanti modi a renderlo oggettivo, la scherma con le armature connesse è un esempio classico. Adesso è la volta della ginnastica, da sempre sottoposta a pressione su questo fronte. Grazie alla collaborazione con Fujitsu l’obiettivo è rendere l’arbitraggio in ultima istanza alle Olimpiadi di Tokyo, inattaccabile. Per farlo, i movimenti dei ginnasti vengono riprodotti in 3D e da lì in dati numerici. Senza giri di parole, il responsabile tecnico della Federazione Steve Butcher ha commentato: “E’ provato ci possano essere pregiudizi tra gli arbitri, non intendiamo rimpiazzarli, quantomeno nell’immediato, ma tra 20 anni chissà come saranno le cose”.
ECOLOGIA: Nonostante gli alti e bassi, a seconda di questo o quel governo, la coscienza ecologica è un tema che rimarrà. Uno tra gli sport a più contatto con la natura, in particolare il mare, lo sta affrontando in modo spettacolare. La barca “Turn the Tide on Plastic” durante la Volvo Ocean Race si è posta l’obiettivo di ripulire gli oceani che traversa negli 8 mesi di gare dalla plastica, o quantomeno provarci, vista la difficoltà della sfida, e soprattutto far crescere la consapevolezza che si tratta di un problema a cui tutti devono far fronte.
“Se non facciamo qualcosa, ci sarà più plastica che pesce entro il 2050”, dice Anne-Cécile Turner, responsabile del programma di sostenibilità della manifestazione. L’imbarcazione è dotata di strumenti per catturare le microplastiche dall’acqua per poi analizzarle in laboratorio in Germania. Gli esiti sono preoccupanti: la maggior quantità di sostanze è stata trovata nel Mar Mediterraneo (307 particelle per metro cubo d’acqua, molto più di quanto atteso), ma nemmeno l’Antartico ne è immune.
CAMPI CONNESSI. I campi da gioco connessi, laddove possibile quindi escludendo calcio o football americano ad esempio, sono una frontiera già esplorata da alcuni sport. Non si parla qui di connessione a bordo campo, ma della superficie stessa. Un esempio è il Nike Hyper Court realizzato a Manila, insieme a Google. Connettendosi al wifi del campo, è possibile scaricare programmi di allenamento ispirati dalle star dell’NBA. Non è necessaria alta velocità di connessione e fino a 60 persone per volta possono utilizzarla, “come avere un coach senza la presenza di un coach”.
RUOTE SULL’ACQUA ED ELETTRICHE: Ruote da strada, le bici, che vanno verso l’acqua e quattro ruote, gli skateboard, che diventano elettriche. Manta5 o bici-aliscafo è una creazione neozelandese che intende replicare l’esperienza delle due ruote in acqua. Galleggia, grazie a un propulsore, per il resto basta pedalare. StarkBoard invece è uno skateboard elettrico che diversamente da altri non ha bisogno di un telecomando. E’ programmato per accelerare quando il peso dello skater è davanti e rallentare quando sta dietro, se si scende si ferma e aziona i freni. Dietro un’azione di fundraising.
(ITALPRESS).

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