Dall’inventare al reinventarsi per affrontare le prove del momento. È questa la sfida di Giocherenda, impresa sociale che opera al Sud Italia, in Sicilia, e che ha deciso di fronteggiare la crisi legata all’emergenza coronavirus ricorrendo a una parola d’ordine: creatività. Giocherenda, che in lingua africana significa “solidarietà”, nasce a Palermo da un gruppo di giovani migranti provenienti da Guinea, Gambia, Mali, Burkina Faso e Marocco e produce giochi di società nuovi, cooperativi e non competitivi, che non prevedono vincitore ma hanno la finalità di facilitare l’espressione di sé e l’apprendimento della resilienza. L’emergenza coronavirus e le conseguenti norme anti-covid, però, hanno bloccato, anche per Giocherenda, tutte le attività che venivano svolte in presenza. “Non ci siamo comunque fermati”, spiega all’Italpress il presidente Dine Diallo. La produzione, infatti, anche se ridotta, si è spostata a casa.
“Tutta la parte produttiva, compresi materiali e macchine da cucire – evidenzia -, è stata trasferita a casa per rispettare le regole e tutelare la salute nostra e degli altri”. La vendita, invece, prosegue soltanto online, mentre è in avvio una campagna social per incontri digitali e sessioni di gioco sul web, con l’obiettivo di coinvolgere chi è rimasto a casa e di far conoscere i prodotti. “Abbiamo pensato – afferma Dine Diallo – di svolgere online le attività che solitamente organizzavamo in presenza, con l’obiettivo di fare compagnia alle persone e di continuare a fare formazione”. I giochi, invece, “vengono consegnati grazie anche alla collaborazione che abbiamo avviato con un’agenzia che si occupa delle spedizioni”. Per Giocherenda, nonostante il blocco forzato dovuto all’emergenza Covid-19, le vendite sembrano essersi mantenute più o meno nella norma grazie anche, fanno sapere dall’impresa, alla presenza sui social network che stimola la partecipazione e, quindi, l’acquisto. Per un’impresa sociale, però, il rapporto con il territorio è fondamentale.
“Questa crisi ci ha insegnato tanto”, precisa il presidente Diallo, pensando già alla ripartenza dopo il periodo emergenziale. La sua impresa, infatti, ha dovuto rinviare un tour nazionale che prevedeva workshop e incontri di formazione. Lo stop ha stimolato a trasferire sul web anche questa attività e a pensare a nuovi prodotti digitali da mettere sul mercato. Per Diallo, anche dopo la ripartenza, “le cose non saranno più come prima. Per questo d’ora in poi bisogna provare a sperimentare e a elaborare varie strategie per potere svolgere tutte le attività online. Stiamo pensando a nuovi servizi e nuovi prodotti”. Nata come collettivo, Giocherenda si trasforma in impresa sociale operando nell’ambito del progetto “In Gioco”, inserito nel “Bando Immigrazione” della Fondazione con il Sud. “È un bando molto interessante e importante, un’opportunità” che “permette di creare lavoro e sviluppare la creatività”, ricorda il presidente dell’impresa. Un sostegno economico ma anche formativo, per promuovere la rete del Mezzogiorno e l’integrazione. Per Diallo grazie a “questa formazione stiamo affrontando l’oggi. Anche se è arrivata questa crisi improvvisa – sottolinea -, per noi ‘non ce la faccio’ non esiste. Anche se c’è un muro davanti, troverò la soluzione per superarlo, in qualsiasi modo: con l’impegno riesci sempre”.
(ITALPRESS).