Nuova tappa del presidente della Regione Mario Oliverio a Longobardi, sul Tirreno cosentino, per presentare il “Progetto strategico di valorizzazione dei borghi e il potenziamento dell’offerta turistica e culturale in Calabria”. Con il presidente della Giunta regionale hanno preso parte all’iniziativa promossa da Zonadem oltre a numerosi cittadini, amministratori locali e rappresentanti di associazioni di categoria e ordini professionali, il presidente della IV Commissione regionale Domenico Bevacqua, il presidente della Provincia di Cosenza Franco Iacucci, il Sindaco di Longobardi Giacinto Mannarino e Mimmo Schiava dirigente Beni culturali della Regione Calabria.
“Il Progetto Borghi -ha detto Oliverio a conclusione del dibattito- è un tassello importante del mosaico che abbiamo disegnato in questi anni e della visione che ci ha guidato. Non è stato facile rimettere sul binario della crescita e dello sviluppo una regione che era ultima in tutto. Ricordo che al momento della nostra elezione i rifiuti che invadevano le nostre strade e le nostre città, i fondi europei che rimanevano inutilizzati e venivano spesso rimandati indietro, gli sprechi che caratterizzavano le fondazioni e gli enti subregionali e che hanno accumulato debiti enormi, gli scandali, le inchieste, le clientele, ecc.. Abbiamo ereditato una regione in agonia, sull’orlo del baratro, considerata da tutti “canaglia”, senza alcuna credibilità e affidabilità”.
“Non è stato facile – ha detto Oliverio – risalire la china. Nonostante tutto, nonostante le difficoltà, abbiamo calzato gli stivali e abbiamo camminato nel fango, spalando le macerie di cui era disseminata la nostra terra. Lo abbiamo fatto smantellando gli antichi vizi e i vecchi mulini che hanno macinato enormi risorse attraverso interventi assistenziali e clientelari che hanno prodotto solo danni. Abbiamo programmato e, nello stesso tempo, abbiamo bonificato e stiamo bonificando la palude maleodorante in cui abbiamo trovato questa nostra terra”. “Chiaramente -ha aggiunto Oliverio- nessuno ha la bacchetta magica, né esistono padreterni su questa terra. Un fatto è certo, però: in questi anni non ci siamo mai persi d’animo e con grande determinazione, spesso sopportando in silenzio critiche e attacchi ingiusti e gratuiti, siamo andati avanti fronteggiando le difficoltà con grande determinazione, aprendo cantieri, risanando bilanci, investendo risorse. Lo abbiamo fatto anche in presenza di un “fuoco amico” che molto spesso ha prodotto e continua a produrre più danni degli avversari che, quantomeno, hanno la responsabilità e l’onestà di riconoscere i limiti dei governi che ci hanno preceduto. I fatti oggi pesano come pietre, contano più di mille parole e cominciano a darci ragione. Come si dice della nostre parti dietro l’acqua torbida arriva sempre l’acqua chiara. E l’acqua chiara sta arrivando”.