Calabria, Occhiuto “Debito sanità sarà molto più basso”

CATANZARO (ITALPRESS) – “Ammonta a circa 860 milioni, a cui si aggiungono più di 360 milioni di richieste di presunti crediti riferiti agli anni 2021 e 2022, il debito strutturale della sanità calabrese”. Lo ha affermato il presidente della regione Calabria Roberto Occhiuto nel corso di una conferenza stampa a Catanzaro. La cifra riguarda verifiche effettuate prima del 31 dicembre 2020, data di riferimento fissata dal decreto legge con cui è stato dato il via ai controlli effettuati dalla Regione Calabria presso le aziende sanitarie, con l’ausilio della Guardia di Finanza. “Quando saranno terminati gli accertamenti, il debito sarà presumibilmente molto più basso – ha detto Occhiuto – perchè emergeranno, con ogni probabilità, richieste di doppi pagamenti ed errori contabili legati a prestazioni erogate extrabudget dalle cliniche accreditate. Con la Guardia di Finanza si tratta, quindi, di accertare se si tratta di crediti effettivi”. “Attraverso la ricostruzione dei conti possiamo dimostrare che la sanità può essere governata e sradicare i pregiudizi spesso alimentati da chi ha guadagnato sull’inefficienza del sistema calabrese. Il vero dramma è che la sanità in Calabria è un motore spento, non eroga prestazioni di qualità e costringe migliaia di calabresi a curarsi fuori creando un danno anche al budget regionale. Il dato politico da comunicare è che è possibile accertare il debito e noi lo abbiamo fatto in pochi mesi, abbiamo dimostrato che questo debito ‘monstrè di cui si è tanto fantasticato non esiste. Inoltre, è emerso che il debito calabrese è di poco superiore alla media nazionale delle altre regioni che ammonta al 19% sul fondo sanitario assegnato. Per la Calabria ammonta al 22%, ma si tratta solo di pretese creditorie ancora da accertare”.
Occhiuto ha anche sottolineato che “i crediti effettivi, con le previste riduzioni, saranno inseriti nei bilanci aziendali per l’approvazione dei bilanci consuntivi aprile o maggio. Se il debito dovesse ridimensionarsi, come credo, non si tratterebbe più di un dato patologico e si potrebbe facilmente ripianare con i fondi già trasferiti alle aziende. Una volta fatto il mio lavoro, sarò pronto a chiedere al Governo che si faccia carico del debito lasciato in eredità dai precedenti commissari che sono stati lasciati soli negli scorsi anni”. Alla conferenza stampa erano presenti anche il sub-commissario Ernesto Esposito, il dirigente generale del dipartimento Tutela della Salute, Iole Fantozzi, e il commissario di Azienda Zero, Giuseppe Profiti.

– foto: xd2/Italpress

(ITALPRESS).

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