CALABRIA, ARRIVA A REGGIO L’ACQUA DEL MENTA

L’acqua del Menta arriva a Reggio Calabria. Dopo oltre trent’anni dall’avvio dei lavori dell’opera, è stato inaugurato a Reggio Calabria l’impianto di potabilizzazione che permetterà ai reggini di ricevere l’acqua potabile del Torrente Menta. All’evento hanno partecipato il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, il presidente del Consiglio regionale Nicola Irto, il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, il commissario di Sorical Luigi Incarnato e l’arcivescovo di Reggio Calabria – Bova Giuseppe Fiorini Morosini, che ha benedetto l’impianto.

La progettazione dell’opera era stata avviata nel 1968. Nel 1985 è stato poi approvato il progetto per la creazione della diga e successivamente sono stati avviati i lavori della galleria di derivazione. Dopo uno stop di cinque anni, nel 2015 la Regione Calabria ha stanziato 25 milioni di euro per completare l’opera e realizzare un bypass per l’immediato sfruttamento idropotabile, in attesa del completamento della centrale idroelettrica, al fine di soddisfare il bisogno di acqua dei cittadini reggini. L’invaso si trova in Aspromonte, a 1.430 metri sul livello del mare, con una diga alta oltre 90 metri. Del sistema fa parte anche l’impianto di potabilizzazione che si trova a Reggio Calabria in contrada Armo di Gallina e ha una capacità di trattamento di 1250 l/s. L’opera, che nel complesso è costata circa 280 milioni di euro, porterà l’acqua a 91 mila cittadini.

“Nel 2015 – ha detto il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio – ho constatato che c’era un cantiere abbandonato con lavori sospesi da oltre cinque anni, con opere lasciate nel degrado e impiantistica tecnologicamente avanzata divelta e abbandonata. Immediatamente mi sono messo all’opera – ha aggiunto Oliverio – perché l’obiettivo dichiarato nel mio programma di governo è portare a termine le incompiute. Considero l’opera della diga del Menta prioritaria. Per questo abbiamo costituito una task force con Sorical, abbiamo investito 25 milioni di euro e, attraverso miei sopralluoghi ogni sei mesi, abbiamo monitorato il percorso di una grande opera che altrimenti sarebbe andata in fumo. Oggi questo percorso è portato a compimento chiudendo una telenovela che è durata oltre quarant’anni e che rappresenta le inadempienze e l’approccio distorto con il Mezzogiorno d’Italia. Il nostro obiettivo – ha dichiarato il governatore calabrese – è voltare pagina e realizzare la rivoluzione della normalità. Perché rendere normale una situazione che è stata anormale per decenni è già una rivoluzione”.

“La Calabria – ha continuato Oliverio – è disseminata da incompiute. Il completamento di quest’opera è l’esempio che i problemi si possono risolvere. È una giornata importante per la comunità perché acqua di qualità significa condizioni di vita civile. Chiedo scusa ai reggini per i 40 anni di ritardi e inefficienze – ha aggiunto Oliverio – e ringrazio imprese e lavoratori”.
Per Luigi Incarnato, “l’opera realizzata è importante ma adesso il lavoro continua perché attiveremo – ha detto – una sinergia perché tutto il sistema idrico reggino continui ad essere monitorato attraverso un lavoro meticoloso. Sono orgoglioso di questi anni di lavoro”.

Secondo il presidente del Consiglio regionale Nicola Irto, “questa non è solo un’inaugurazione straordinaria di un’importante opera ingegneristica, ma serve per dare credibilità alla politica perchè in questi quattro anni la politica ci ha messo la faccia e le risorse. Oggi concludiamo una battaglia di civiltà. Non fermiamoci qui – ha detto – perché la diga del Menta è una straordinaria opera che può portare sviluppo anche dal punto divista energetico. È un’ulteriore sfida per la Calabria”.

Il sindaco Falcomatà ha poi evidenziato i “sentimenti contrastanti” della giornata. “Sono due i termini da utilizzare: scusa e grazie. La politica – ha detto il primo cittadino di Reggio – deve chiedere scusa al popolo reggino per avergli fatto patire la grande sete. Siamo qui per il preciso impegno di indirizzo politico della Regione Calabria e della sinergia e l’impegno con Comune e Sorical. Grazie quindi alla Regione, al presidente Oliverio che ci ha creduto e a tutti coloro che hanno contribuito. Oggi è la fine di un incubo – ha continuato il sindaco – per tutte le famiglie reggine che adesso potranno governare meglio i loro bisogni domestici. Quest’opera è importante per la riduzione dei costi di gestione e funzionamento della rete idrica. Dismettere il dissalatore porterà un risparmio di due milioni di euro. Avere acqua h24 – ha aggiunto – eviterà la rottura delle tubature. Il nostro impegno è estendere il collegamento con l’acqua del Menta alle zone della città che ancora non sono raggiunte. Questo passa dalla risoluzione di un problema che è la rottura di una condotta a Pentimele. Non ci sarà una quantità maggiore di acqua ma una fornitura continua e costante”.

Presenti all’evento anche i familiari di Aldo Ferraro, l’operaio che ha perso la vita sul cantiere dell’opera. “Reggio, una città che amava, non dimentichi il suo sacrificio”, hanno dichiarato i parenti della vittima. “Non sarà dimenticato – ha commentato Oliverio – perché quest’opera è stata segnata dal sacrificio di una vita che non può non essere ricordata”. “La città non dimenticherà lui e il suo lavoro”, ha detto il sindaco Falcomatà.

 

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