C.A.P. Salento, rete di comunità agricoltori-pescatori

Quasi una sfida impossibile quella di unire in un’unica realtà agricoltori e pescatori, seppur localizzati in una specifica area geografica. E invece nel Salentino – più precisamente nelle aree tra Lecce, Taranto e Brindisi – è sorta C.A.P. Salento – Comunità degli agricoltori e pescatori. Creata nel 2016 come evoluzione di precedenti minori esperienze create all’interno dei Parchi naturali, la Comunità sta valorizzando antiche tradizioni, prodotti tipici, produzioni di qualità ed è rafforzata nel suo percorso dalla presenza di Slow Food e della Fondazione con il Sud. Ne parliamo con Marcello Longo, referente del progetto e presidente di Slow Food Puglia.

Come siete riusciti a coniugare realtà così differenti?

La rete di comunità tra gli agricoltori e pescatori ha visto crescere la coesione grazie a numerosi incontri, workshop, eventi/progetto propri di Slow Food come i mercati della Terra e del Mare, il salone del Gusto e Slow Fish. Con il passare del tempo i prodotti delle comunità hanno avuto una forte risonanza in tutta Italia e non solo. Il loro successo deriva anche dalla qualità e dalla quantità di studi ed attività di ricerca realizzati. Con i 21 i pescatori che hanno aderito al progetto del Presidio di Slow Food “Pesca tradizionale delle secche di Ugento” sono state individuate modalità di pesca più sostenibili e rispettose della stagionalità, biodiversità e metodi di pesca mentre con le aziende agricole modalità di coltivazione (nel nostro caso del Pomodorino di Manduria) sostenibili e rispettose della tradizione.

Perchè avete scelto proprio la coltivazione del Pomodorino di Manduria?

L’antica coltivazione di questa particolare varietà era quasi del tutto perduta e sopravviveva grazie alla passione ed al duro lavoro di alcuni anziani contadini, veri “custodi” che ne conservavano la semenza. Grazie a Slow Food, all’area protetta del luogo e alla passione di giovani agricoltori questa antica cultivar è stata recuperata anche al fine di creare nuova economia. Diventare presidio Slow Food ha richiesto un lungo percorso fatto di incontri con i tecnici agronomi, i contadini custodi, compilazione di questionari, redazione disciplinare di produzione, interviste…

Perchè il Pomodorino di Manduria è così pregiato e prezioso?

Richiede molto lavoro e ha una resa bassa: per questo, nonostante le ottime caratteristiche organolettiche (sia fresco sia trasformato), è stato abbandonato e sostituito da coltivazioni intensive. La coltivazione è manuale, non prevede irrigazione ed esclude trattamenti chimici (secondo le regole dell’agricoltura biologica). La semina inizia a fine febbraio nei terreni della fascia costiera e continua a marzo nell’entroterra. La raccolta inizia nel periodo di Sant’Antonio (13 giugno) e dura fino alla fine di luglio. Dai pomodori del primo palco – ossia i frutti migliori, che si trovano alla base della pianta – si recuperano i semi per la stagione successiva. Con i frutti più maturi si prepara la passata. Tradizionalmente il pomodorino di Manduria si mangia fresco insieme al carosello, un cetriolo tipico della zona o nella “jatedda”, un’insalata estiva a base di pomodorini freschi, aglio, olio, sale, capperi e origano con cui si condiscono le friselle.

Viene venduto direttamente o anche online?

Il Pomodorino di Manduria viene venduto direttamente e anche on line. I giovani imprenditori utilizzano piattaforme di e-commerce che consentono di innovare le strategie di commercio e vendere anche i trasformati come la passata, i pomodori semisecchi o secchi, i sughi, ecc). Aggiungere un presidio Slow Food nella propria produzione – , vero elemento distintivo di qualità ed eccellenza – ha consentito alle tre aziende coinvolte nel progetto (Chiara D’Adamo, Damiano Spina SRL e Terra di Patuli) di migliorare le performance economiche. Il Covid-19 vi ha creato problemi? Sì, perché molto del pescato locale e dei trasformati del pomodoro venivano venduti al sistema della ristorazione locale e la chiusura dei locali ha comportato una importante perdita per tutte categorie.

(ITALPRESS).

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