Pullman precipita da un cavalcavia a Mestre, 21 morti e 15 feriti. Rimosso il bus

Mestre - Disastro a Mestre, Bus ibrido cade dal cavalcavia e prende fuoco, 21 morti, molti feriti e dispersi, sul luogo dell'incidente vigili del fuoco, ambulanze e mezzi di soccorso.Nella foto il sindaco di Mestre Luigi Brugnaro e il patriarca di Venezia Francesco Moraglia (Mestre - 2023-10-03, Livemedia/Slowpress) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

ROMA (ITALPRESS) – Un malore dell’autista o una manovra azzardata, e il guardrail che non ha retto all’impatto del bus che è precipitato per 50 metri e ha preso fuoco: non si conoscono ancora le cause dell’incidente avvenuto ieri sera a Mestre e che è costato la vita a 21 persone – tutte di nazionalità straniera tranne l’autista, Alberto Rizzotto – che stavano tornando in un campeggio della città lagunare. Sull’asfalto non ci sarebbero segni di frenata e, secondo le immagini acquisite dalla Smart control room del Comune di Venezia, non ci sarebbe stato alcun contatto con altri mezzi in transito in quel momento.
La Procura di Venezia ha aperto un fascicolo per omicidio stradale plurimo che al momento non prevede indagati, mentre sono sotto sequestro il guardrail, la zona di caduta e il bus. Dalle prime testimonianze raccolte dagli inquirenti, la velocità del bus non sarebbe stata eccessiva. Sembrerebbe da escludere anche il fattore stanchezza: l’autista era alla guida da poco più di 3 ore e non lavorava dal giorno precedente.

La Procura ha acquisito la “scatola nera” del bus, ma gli accertamenti saranno eseguiti solo quando si saprà che non è un’operazione irripetibile. L’autopsia sul corpo di Rizzotto potrà poi chiarire se effettivamente è stato un malore a fargli perdere il controllo del bus.
Il governatore della Regione Veneto, Luca Zaia, ha spiegato che quel tratto di strada “non è minimamente annoverato” tra quelli dove avvengono più incidenti: abbiamo strade che purtroppo hanno una graduatoria tra le peggiori a livello nazionale, ma questa decisamente no”. Anche il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha chiarito che “la strada era assolutamente agibile. Non riesco ancora a spiegarmelo: protendo probabilmente per il malore” dell’autista. “Adesso cercheremo la verità, ovviamente un’analisi seria va fatta però non dimentichiamoci la tragedia”: sono stati indetti “tre giorni di lutto e adesso, come è giusto che sia, preghiamo per le persone decedute” e per i loro familiari.

Al momento sono state identificate solo 8 vittime: le operazioni sono difficili perché molti passeggeri non avevano documenti e perchè l’incendio ha reso i corpi irriconoscibili. Restano critiche le condizioni dei 15 feriti ricoverati negli ospedali del Veneto: di questi, 10 sono in terapia intensiva. Nella notte, una paziente è stata trasferita dall’ospedale di Treviso al centro grandi ustioni di Padova. Mentre si stanno completando tutte le procedure di identificazione delle vittime, la città sta ospitando i parenti in arrivo da tutta Europa e un team di 6 psicologi si sta occupando del supporto. Brugnaro e Zaia hanno poi ringraziato i soccorritori immediatamente accorsi sul luogo della tragedia, ma anche il presidente della Repubblica e la premier Giorgia Meloni che “hanno espresso vicinanza alla nostra comunità”, ha detto il governatore, mentre per il sindaco “sentire lo Stato che ci è vicino è stato un momento di grande forza”.

Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, durante il question time in Aula alla Camera ha espresso cordoglio a nome del governo. “Il mio e il nostro pensiero va alle famiglie delle vittime e a coloro che stanno lottando per la vita, con l’auspicio che venga fatta chiarezza il prima possibile”. Entrambi i rami del Parlamento hanno osservato un minuto di silenzio per le vittime.
-foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

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