E c’è poi chi dice che il calcio femminile non sa regalare emozioni… Mentre a livello di nazionali la crescita continua – le ragazze della selezione maggiore sono ormai a un passo dal sogno Mondiale mentre le squadre giovanili raccolgono un successo dopo l’altro -, il campionato di serie A si appresta a vivere un finale incredibile per l’assegnazione dello scudetto, con l’ombra di uno spareggio all’orizzonte. Merito del Brescia, che oltre a far parlare di sè per la sponsorizzazione da parte di un sito d’incontri (ma lo slogan sulle maglie “Realizza le tue fantasie” forse non è il massimo per un movimento che reclama pari dignità con gli uomini), ha inflitto alla Juve la prima sconfitta in campionato realizzando l’aggancio in vetta alla classifica. Una situazione che si è mantenuta anche nel turno successivo, forse il più pazzo di tutto il campionato visti i passi falsi di entrambe: le bianconere di Rita Guarino sono cadute per mano della Fiorentina scudettata un anno fa mentre le Leonesse hanno ceduto a sorpresa in casa all’Atalanta. Morale della favola, quando mancano due giornate alla fine, il primo posto è ancora in condominio e se tutto rimarrà così – e le premesse ci sono tutte anche se all’ultima giornata le bianconere se la vedranno col Tavagnacco – servirà la ‘bella’. Non me ne voglia nessuno, ma sarebbe il finale ideale, e non solo perchè renderebbe giustizia a un campionato in cui Juve e Brescia, avversarie pure nei quarti di Coppa Italia, si sono dimostrate una spanna sopra le altre. Uno spareggio scudetto sarebbe uno spot meraviglioso, che resterebbe nei libri di storia: in campo maschile solo una volta si è reso necessario per assegnare il tricolore, al termine del campionato 1963-64, col Bologna di Fulvio Bernardini che conquistò il suo settimo – e ad oggi ultimo – titolo superando 2-0 la grande Inter del Mago Herrera. Assegnare lo scudetto femminile in una finale ad hoc avrebbe qualcosa di magico.
(ITALPRESS).