“Scelta istruzione superiore, scelta di futuro. Dalla scuola lucana può e deve partire, infatti, la rigenerazione culturale e l’evoluzione del settore. E’ il messaggio che ho lanciato a oltre 150 studenti e studentesse durante il convegno “La luce e il cibo” dedicato alla biodiversità della Basilicata in cucina, da cui prendo spunto per estendere il ragionamento all’importanza della formazione specifica per le professionalità necessarie al comparto, a 360 gradi”.
Lo rende noto l’Assessore alle Politiche Agricole e Forestali, Luca Braia.
“Recuperare interesse per l’agricoltura per seminare il futuro dell’umanità – prosegue l’Assessore Braia – investendo come Regione Basilicata, sul ricambio generale del comparto agricolo e su innovazione, conoscenza e istruzione, oggi fondamentali per essere competitivi, soprattutto nel settore primario, sempre più connesso alle innovazioni e alle nuove tecnologie”.
“Ecco perché prima della chiusura delle iscrizioni alle scuole superiori (31 gennaio), voglio fornire spunti di riflessione e dati a famiglie, studenti e studentesse che si accingono a decidere come orientare i propri studi in prospettiva di lavoro e, auspichiamo, permanenza in questa nostra straordinaria terra – spiega Braia – E un appello a prendere sul serio l’istruzione e a prendersi sul serio, a tutti i livelli, come professionisti dell’agroalimentare, fondamentale per il rilancio della nostra regione.
Sui giovani abbiamo indirizzato uno dei principali e prioritari asset delle politiche per l’agricoltura messe in campo in questa legislatura: due bandi in 3 anni per un totale di 34 milioni di euro. Sono 539 le nuove imprese agricole di giovani under 40 costituite grazie sostegno (60/70 mila euro) per il primo insediamento in agricoltura del Psr Basilicata 204-2020. Nei criteri di ammissione, abbiamo ritenuto fondamentale l’aver effettuato studi agrari. Nel 2018, abbiamo destinato ulteriori 12,2 milioni di euro per il miglioramento aziendale a 157 giovani insediati in agricoltura, con un ulteriore riconoscimento economico fino a 87,5 mila euro (70% di 125mila euro)”.
“E questo investimento – continua Braia – insieme a tutte le altre misure messe in campo, già porta frutto, dal momento che sale il valore aggiunto del settore agricoltura, silvicoltura e pesca regionale, a 542 Milioni di euro nel 2017, con un netto trend di crescita rispetto ai 332 milioni di euro del 2013. L’incidenza del numero delle imprese agricole con meno di 35 anni si attesta, come riportato anche dalle associazioni di categoria, al 10,6%, con 1904 imprese giovani (registrando un +35,4% rispetto al 2014).
Secondo il report del Miur (a.s. 2017/2018), i primi a lavorare sono gli studenti che escono dagli istituti professionali, dall’agrario all’alberghiero, con una percentuale del 48,6% di occupazione. Negli ultimi 5 anni, le scuole superiori con indirizzi afferenti al settore agrario hanno fatto registrare un aumento del 36% di studenti iscritti e contemporaneamente il minore tasso di abbandono degli studi. Una tendenza che leggo come importantissima, in questo momento storico, soprattutto per la Basilicata su cui sono puntati gli occhi del mondo intero: appare sempre più consolidata l’esigenza delle nuove generazioni di studiare ma anche fare direttamente pratica, con un’esperienza che li porta subito a contatto con laboratori, allevamenti, campi, trasformazione di prodotti (latticini, vino ecc.)”.
“Sono molte le possibilità di studio offerte dai 10 istituti agrari presenti sul territorio dell’intera Regione Basilicata (7 in provincia di Potenza e 3 in provincia di Matera): dalla zootecnia al lattiero caseario, dalla coltivazione di cereali a quello della frutta, passando dalla viticoltura e dal vino all’olio di oliva, dallo studio di boschi e foreste fino al vivaismo, con percorsi e qualifiche triennali e quadriennali che affiancano il diploma quinquennale che consente l’accesso all’Università – continua Braia – Stiamo cercando di creare tutte le opportunità e le condizioni per affidare ai nostri giovani il loro stesso domani, affinché siano sempre più consapevoli, formati e informati. Abbiamo infatti supportato, come Dipartimento e spesso in sinergia con Alsia, diversi corsi tra qui quelli di primo livello per assaggiatori di olio extravergine di oliva, negli Istituti Agrari, coinvolti poi anche da protagonisti nella settimana della biodiversità regionale. Il Dipartimento promuove inoltre incontri di formazione sul tema fitosanitario. Continuiamo a credere e investire nelle potenzialità che i giovani possono esprimere offrendo opportunità per essere pronti a cogliere le sfide dell’agricoltura del terzo millennio nella ottica degli obiettivi di sostenibilità e produttività”.
“Il Dipartimento Agricoltura – ha continuato Braia – ha avviato e supportato dal 2016, attraverso il PSR Basilicata 2014-2020, anche un percorso con le quarte classi di tutti gli Istituti Professionali per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale e Istituti Tecnici Agrari, insieme a MIPAAFT, Rete Rurale Nazionale e CREA, coinvolgendo quasi 600 allievi e 20 docenti. Una formazione per i “tecnici del domani” per far acquisire metodi e strumenti utili oltre che esperienze concrete di alternanza scuola lavoro basate sulla ruralità e competenze professionali e di innovazione fruibili sul mercato del lavoro. L’esperienza si è conclusa con il RuralCamp a cui hanno partecipato 15 studenti e 5 docenti in rappresentanza degli Istituti agrari lucani, insieme ai coetanei di Piemonte e Puglia.
Nel valutare, quindi, la scuola superiore più adatta a seguire i propri sogni, è allora importante, per i giovani di Basilicata essere in possesso di tutte le informazioni sui percorsi di studio che consentono di interpretare in chiave innovativa le opportunità offerte dal mondo rurale e dalla multifunzionalità che le aziende agricole possono mettere in campo, dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo, alle attività ricreative come la cura dell’orto e i corsi di cucina in campagna, all’agricoltura sociale, alla sistemazione di parchi, giardini, strade, all’agribenessere e alla cura del paesaggio o alla produzione di energie rinnovabili”.
“L’agroalimentare – spiega Braia – può oggi realmente offrire ai giovani una prospettiva per chi sa esprimere la propria creatività imprenditoriale e la propria passione a contatto e nel rispetto della natura e dell’ambiente, dalla produzione alla trasformazione di eccellenze, alla capacità di tradurle in ricette e piatti da far gustare come unica espressione di tipicità della nostra terra e soprattutto come emozione.
Voglio pertanto invitare genitori e studenti a valutare attentamente l’offerta formativa (attraverso i siti delle scuole o la partecipazione agli open day o la visita diretta e guidata da parte dei docenti ai laboratori ed alle strutture, serre, campi sperimentali ecc.) degli istituti agrari regionali che possono dare uno sbocco lavorativo in questo settore. Allargando lo sguardo anche a quella dei 5 Istituti Alberghieri della Basilicata sempre più coinvolti dal Dipartimento Agricoltura nelle iniziative di valorizzazione e promozione dei prodotti lucani, quale quella di sabato scorso con le autorità presenti alla cerimonia inaugurale di Matera 2019″
“Sono questi, ritengo, i luoghi dove realmente imparare – conclude Luca Braia – a svolgere con competenza e professionalità ciò che è necessario a elevare la qualità del turismo, dell’accoglienza, della produzione ma anche della trasformazione delle nostre materie prime di eccellenza e del nostro straordinario cibo nella ristorazione e negli agriturismi.
In una visione di sistema, ad esempio, già a Matera e Marconia/Pisticci gli istituti Agrario e Alberghiero sono aggregati sotto la stessa dirigenza e questa sinergia, anche in ottica di Matera 2019, può ritenersi vincente. Così come quella di pensare e programmare per il futuro il polo dell’istruzione agraria regionale che possa integrare la formazione agraria specializzata maggiormente alle vocazioni del territorio su cui le scuole operano. Tutto ciò, in coerenza con le attenzioni che stiamo riservando come Dipartimento Agricoltura agli istituti agrari e alberghieri anche in sinergia per le iniziative con l’Unione Regionale Cuochi Lucani e l’Associazione Italiana Sommelier, convinti che la società del futuro dovrà sempre più vivere di cultura per acquisire competitività e crescere sotto l’aspetto umano e sociale”.