“Lavorare per organizzare una maggiore sinergia tra le aziende produttrici di Fagioli di Sarconi Igp per formare un consorzio commerciale e prepararsi a realizzare anche una microfiliera che consenta di ridurre i costi di produzione della raccolta, della selezione e della commercializzazione. Ecco perché ritengo importante invitare tutti i produttori della zona areale, che comprende ben 11 comuni, ad aderire al Consorzio di tutela dell’Igp”. Lo comunica l’assessore alle Politiche Agricole e Forestali della Regione Basilicata, Luca Braia.
“È l’obiettivo a medio termine – prosegue Luca Braia – emerso dall’incontro per fare il punto sul prodotto a marchio, vanto della Val D’Agri, alla presenza del sindaco Cesare Marte, con i soci del Consorzio di Tutela Fagiolo di Sarconi, in occasione dell’inaugurazione della storica sagra giunta alla sua 37esima edizione, tra le iniziative anche segnalate nella mappa del #GustoBasilicata regionale. Oggi la Basilicata ha un Consorzio di Tutela finalmente in crescita sia per numero di aziende sia per ettari in produzione e che ha intese in corso con Eataly e con la distribuzione organizzata per aumentare la capacità di vendita. Il Consorzio di Tutela con i suoi soci ha prodotto nel 2017 circa 150 quintali di Fagiolo Igp su oltre 40 ettari destinati alla coltura, numeri che nel 2018 sono in aumento”.
“Tra le aziende consorziate – aggiunge Braia -, sono orgoglioso che ci siano anche 4 giovani imprenditori agricoli che hanno ricevuto il contributo del primo insediamento dal Psr Basilicata 2014/2020, Misura 6.1. Giovani che ho avuto modo di incontrare presso gli stand nei cui occhi ho potuto leggere la capacità di trasmettere l’amore e la passione per questo lavoro che hanno avviato e perseguono con successo, mettendoci competenza, creatività, conoscenza, puntando sul marketing e sulla vendita diretta nei mercati locali e nazionali”.
“Una grande soddisfazione – sottolinea Braia – per il Dipartimento Agricoltura che rappresento, il vedere realizzati gli obiettivi e i sogni di questi ragazzi lucani, che, con un diploma di perito agrario in mano, come ad esempio Antonio Racioppi con la sua Azienda Fonte Antica, hanno scelto per il proprio futuro di rimanere nella nostra Basilicata, proprio grazie alla partecipazione al bando Misura 6.1, primo insediamento, puntando tutto sul valore terra. Ci sono aziende del Consorzio, inoltre, che partecipano in Ati alla misura 3.2 rendendo possibile alla Igp del Fagiolo di Sarconi di rientrare nelle iniziative di promozione e valorizzazione del Psr Basilicata 2014 – 2020”.
“Sempre attraverso Psr – prosegue Braia -, è stato finanziato il progetto di ricerca ‘Phasgreen’ (PHASeolus Genetic REsources ENhanced) – Misura 19.2 presentato dal Consorzio di tutela del Fagiolo Igp di Sarconi con aziende agricole, il Comune di Sarconi e l’Istituto Agrario di Villa d’agri, in collaborazione con l’Università della Basilicata, l’Università Politecnica delle Marche, il Cnr e lo SpinOff Agreenment. Tanto è, davvero, il lavoro che si sta facendo e i cui frutti si cominciano a vedere. Come richiesto, nella prima settimana di settembre convocheremo un incontro anche con Alsia al fine di verificare le modalità con cui essere sostenuti nella formazione anche tecnica e in quelle legate al miglioramento ed efficientamento delle attività legate alla raccolta e alla selezione del prodotto”.
“La Basilicata produce – conclude l’assessore Braia – oltre 1300 tonnellate di legumi all’anno. Un dato assolutamente da incrociare, soprattutto per quanto riguarda le produzioni di eccellenza e a marchio che abbiamo, con l’aumento dei consumi di legumi che si registra in Italia, per i fagioli in primis, pari al 13% della spesa in supermercato per le famiglie italiane. La grande richiesta viene oggi soddisfatta importando fagioli e legumi dall’estero. Il mercato offre grandi opportunità da cogliere e la Basilicata ha oggi un prodotto di eccellenza da valorizzare e proporre”.