Mercedes in fuga, Ferrari costrette a inseguire. Sulla pista che nei test di inizio anno aveva alimentato i sogni di gloria del Cavallino, Valtteri Bottas e Lewis Hamilton ribadiscono la superiorità di questo primo scorcio di stagione delle Frecce d’Argento. Viste le prime libere del Gran Premio di Spagna, infatti, il rischio di un quinto weekend dominato dal team diretto da Toto Wolff è più che concreto. Bottas dimostra di non essere per caso in vetta al Mondiale e detta il ritmo in entrambe le sessioni: 1’17″951 il tempo che fa da riferimento per tutti al mattino (dove però il finlandese accusa una perdita d’olio nella parte finale), quasi sette decimi in meno (1’17″284) al pomeriggio, sempre su gomma soft. Hamilton, dopo una prima sessione in ombra (quarto tempo a oltre sei decimi dal compagno di squadra), è quello che gli si avvicina di più: appena 49 i millesimi che li separano. Tre, invece, i decimi di ritardo accusati dalla SF90, nonostante le novità a livello aerodinamico portate in Spagna e la nuova power unit. Se la prima sessione era stata incoraggiante, con Sebastian Vettel a 115 millesimi da Bottas e Charles Leclerc poco distante (+0″221), qualche ora più tardi il gap si fa più netto.
Il giovane monegasco chiude col terzo crono (+0″301), di poco più veloce del compagno di squadra (+0″389), anche se poi i giri effettuati con gomma media lasciano ben sperare per domenica. Ma anche sul passo gara i due piloti Mercedes, al tramonto delle prove pomeridiane, fanno capire di averne più di tutti, Rosse comprese. Gli aggiornamenti portati dal Cavallino, insomma, non sembrano bastare per colmare il gap dalle Frecce d’Argento (pure loro con alcune novità) anche se Mattia Binotto ci tiene a precisare che “non ci stiamo giocando tutto a Barcellona, è più importante avere la certezza di sviluppare bene la macchina. Abbiamo anticipato e spinto per avere degli aggiornamenti qui perchè, visto l’inizio di stagione, è doveroso cercare di recuperare e metterci nelle condizioni di avere una macchina più forte possibile”. In apparente difficoltà anche le Red Bull. Se nelle prime prove sia Max Verstappen che Pierre Gasly avevano l’alibi delle gomme (nessuno dei due ha montato le soft), con la rossa al pomeriggio le cose non sono andate comunque benissimo: quinto tempo per l’olandese a sette decimi e mezzo da Bottas, nove e mezzo i decimi di ritardo di Gasly, settimo dietro Grosjean. “Dobbiamo fare meglio e vedremo come, i nuovi aggiornamenti stanno funzionando bene”, predica però calma Verstappen.
Puntano al Q3 le due Haas, visto che anche Magnussen trova spazio nella Top Ten di giornata alle spalle di Gasly, ma arrivano buone indicazioni anche per Carlos Sainz (McLaren) e Daniil Kvyat (Toro Rosso). In ritardo l’Alfa Romeo (11esimo Raikkonen e 17esimo Giovinazzi), stentano le due Renault che, dopo il decimo crono di Hulkenberg al mattino, finiscono lontane dai migliori.
BOTTAS DOMINA LIBERE SPAGNA, FERRARI INSEGUONO
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