Bolletta 28 giorni, come fare ricorso per ottenere il rimborso. Ecco cosa dice la legge e a chi presentare il modulo di reclamo per ottenere il rimborso di quanto versato fino a oggi.
Bolletta a 28 giorni, legge
La fatturazione a 28 giorni è stata posta sotto la lente d’ingrandimento di diverse associazioni dei consumatori ma solo lo scorso dicembre, finalmente, è arrivata la delibera definitiva dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, AGCOM.
La delibera dell’AGCOM ha visto per la TIM, Vodafone, Wind, Tre e Fastweb un’onerosa multa per “omessa osservanza della legge in materia di scadenza di rinnovo delle offerte e di fatturazione dei servizi, relativamente alla telefonia fissa e fisso-mobile“. Ogni compagnia dovrà pagare 1,16 milioni di euro di multa e in più è obbligata a tornare alla fatturazione mensile a 30 giorni.
Con la sua delibera, l’AGCOM dà la possibilità ai consumatori di chiedere un rimborso.
Bolletta 28 giorni, come fare ricorso Vodafone, Tim, Wind, Tre Fastweb
In realtà non serve sporgere reclamo o fare ricorso, come premesso, l’AGCOM rende legittima la possibilità di richiedere direttamente un rimborso alle compagnie Tim, Vodafone, Wind, Tre e Fastweb. Ecco, dunque, in dettaglio, come fare ricorso per ottenere il rimborso per la fatturazione a 28 giorni.
Bolletta 28 giorni, rimborso
Possono fare ricorso – reclamo tutti i consumatori che hanno pagato 13 mensilità invece delle 12 mensilità nell’ultimo anno. Questi consumatori possono chiedere la restituzione delle somme pagate in più in bolletta.
L’AGCOM ha inoltre deciso che il rimborso bolletta 28 giorni dovuto dalle compagnie telefoniche (Vodafone, Tim, Wind, Tre e Fastweb) deve essere un indennizzo forfettario NON inferiore a 50 euro, maggiorato di 1 euro per ogni giorno di fatturazione illegittima.
Bolletta 28 giorni, come ottenere il rimborso di 50 euro
Le compagnie, entro il 4 aprile 2018 devono adeguarsi alla fatturazione a 28 giorni. Il rimborso sarà applicato sulla prima bolletta emessa con la nuova fatturazione a 30 giorni e va calcolato a partire dalle fatture emesse dal 23 giugno 2017 in poi.
I consumatori che non vogliono aspettare l’adeguamento delle compagnie, possono chiedere il rimborso di quanto pagato in più attraverso un reclamo o il Co.re.com.
I Co.re.com sono comitati regionali per le comunicazioni e sono organi funzionali Agcom. In alternativa è possibile presentare un reclamo alla propria compagnia telefonica con richiesta di rimborso di quanto versato in eccedenza.
Bolletta 28 giorni, reclamo per ottenere il rimborso
Al fine di ottenere il rimborso, il reclamo può essere presentato mediante un modulo pre-stampato dalle associazioni dei consumatori. A fine pagina vi daremo un modulo pro-forma in pdf, da stampare e compilare. In alternativa al modulo pdf da scaricare, il reclamo può essere presentato in forma libera indicando però dati essenziali relativi al provvedimento dell’AGCOM e la delibera sul rimborso bolletta 28 giorni.
Per esempio, un reclamo formale può essere presentato scrivendo:
Oggetto del reclamo: reclamo utenza n° (numero identificativo bolletta / utente) Intestata a (nome e cognome intestatario) per fatturazione a 28 giorni illegittima come da Delibera A.G.COM. 121/17/CONS
Dai anagrafici; (nome, cognome, codice fiscale, data e luogo di nascita, numero di documento di identità in corso di validità, residenza…)
la richiesta: si chiede la rettificazione delle fatture già emesse e pagate e, per l’effetto, il rimborso (anche su fatture di prossima emissione) dell’8,5% per mensilità, in forza della Delibera A.G.COM 121/17/CONS:
la corresponsione degli indennizzi secondo vigente normativa/carta dei servizi;
la rettifica delle fatture di prossima emissione.
Allegare le fatture oggetto della contestazione (se le avete, allegate le fatture dal 23 giugno a oggi)
Allegare copia fronte retro di un documento in corso di validità.
Modulo reclamo Vodafone, Tim, Tre, Wind o Fastweb
Modulo editabile del modulo di reclamo per chiedere il rimborso alla compagnia telefonica che ha fatturato ogni 28 giorni. Potete scaricarlo a “questo indirizzo“.