lunedì, Marzo 3, 2025

La Barba al Palo di Italo Cucci

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Se per lo scudetto vero c'è voluto poco per essere certi dove si andasse a parare - e cioè con l'ottavo consecutivo della Juventus, il quinto con Allegri in panchina -, con il Napoli di Ancelotti che ha provato a tenere testa ai bianconeri prima di arrendersi, mettendo in freddo la qualificazione Champions e poi volgendo lo sguardo all'Europa League per provare a vincerla, discorso diverso è per lo scudetto dei perdenti, ovvero la lotta per la qualificazione alla Champions League del prossimo anno. Roba da parecchi milioni di euro: la musichetta magica segna, infatti, il…
Se fossi Andrea Agnelli mi batterei per l'abolizione della Var che ormai è diventata un immondezzaio dove ogni settimana, ad ogni partita, si scarica una Juventus fatta a pezzi dai media - anche quelli un tempo prestigiosi - e dai social, da sempre, invece, una nauseante discarica. Sto provando - e chiedo scusa - a capire la sensibilità del presidente juventino, cosí poco Agnelli quando al gol abbraccia Nedved e s'avvinghia alla compagna, ricordando suo padre Umberto ch'era un ultrà elegante (ossimoro?) capace al massimo di esibire l'aura del potere per illuminare il popolo bianconero che…
Con lo scudetto matematico (e in tasca da tempo) della Juventus che il Napoli ha spostato appena un po' più in là, passando sul campo di un Chievo che torna in B dopo 12 anni, attenzioni concentrate sulla lotta per non retrocedere, appassionante quanto quella per un posto nell'Europa che conta. E anche in questo si parte proprio da lì, dalla Juventus. Allegri ha tenuto a casa tanti big e lanciato diversi ragazzotti a Ferrara, infischiandosene di polemiche e retropensieri dei colleghi che stanno faticando per restare a galla. Mihajlovic (Bologna) e Andreazzoli (Empoli) hanno fatto…
Finisce un campionato straordinario. E non dico per valori tecnici o di spettacolo, essendo questo svanito - dobbiamo pur dirlo - con l'addio di Sarri. No, è straordinaria la Juve con i suoi otto scudetti consecutivi - mai nella storia del calcio europeo più evoluto - che dirige in solitario la danza, arrivando a concepire certe partite di campionato come accessorie a quelle di Champions, tanto ormai a chi interessa, lassù dove nasce il Po, vincere o perdere con la Spal? È tutto molto semplice, per il Vincitore, e cosí è semplice il calcio giocato come…

FILOTTO JUVE, MAI VISTO

Filotto. Mai visto. E ne ho avuto, del tempo, da quando ragazzo conobbi le adorabili follie di Omar Sivori. E per fortuna (juventina) filotto con vittoria, sofferta ma aderente allo slogan bonipertiano che pare faccia soffrire tanti re-inventori del calcio. Sì, vincere è l'unica cosa che conta, altro che la voglia rabbiosa di infiltrare anche nel gioco del pallone l'insopportabile, ipocrita principio del politicamente corretto. Criticano, ridacchiano a denti stretti - come succede da otto campionati - solo i perdenti, quegli squadroni che in agosto erano da scudetto e adesso si spacciano per "aspiranti partecipanti alla…
Ho seguito in mezzo secolo tutti i campionati, dalla D alla A, e spesso le storie minime dei Sessanta tornano sulla scena della memoria con evidenza d'attualità. Le respingo, talvolta, perché so che ai lettori, a molti lettori, risulterebbero poco interessanti mentre il campo è occupato da una Juventus che conquista otto scudetti di fila e annichilisce la storia di un gioco che ha ormai confuso i valori tradizionali - tecnica, tattica, fisicità - con il fatturato. Per fortuna ogni tanto spunta sull'erba un fiore magico che tutti attrae, mostrando quanta voglia vi sia, ancora, di…
La lite televisiva fra Allegri e Adani mi ha talmente immalinconito che ieri, domenica di superspezzatino al sapore di niente (quasi) sono sceso in altri territori di caccia, a interessarmi di cose personali, ad esempio del futuro del Trapani, che aspetto di rivedere in B, e del Cesena, che la prossima domenica riceverò in C. Avendo forse già risolto il problema di vedere il Bologna in A. Mi sono divertito di più. Non faccio l'ipercritico nè il disfattista ma vi giuro che il calcio vero è quaggiù, non dove meriterebbe di essere frequentato, al vertice,…
Il problema vero della Juventus non è vincere e giocar bene insieme, è piuttosto la responsabilità del campionato che ci lascia, finita la cavalcata su una gamba sola che le è costata l'ennesima Champions. Fabio Capello inventò la formula "campionato poco allenante" per giustificare i flop europei dell'Intensissimo Conte, il quale fu l'unico a non gradire la scusa: i perdenti "non allenanti" tacquero. E ancora la Juve è riuscita ad azzerare con l'ottavo scudetto di fila (roba da Rosenborg, quella squadrotta norvegese che riuscì ad umiliare proprio in Champions il Milan di Sacchi) le ambizioni delle…