sabato, Novembre 2, 2024

La Barba al Palo di Italo Cucci

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Ho fatto un sogno. Ho sognato che Juventus-Atalanta e Napoli-Inter erano le partite di cartello della prima giornata del campionato 2019-2020. Senza Allegri, senza Spalletti. Un bel cominciare, dopo la stagione della noia, l'ottavo scudetto della Signora e quel finale finto vivace per un posto in Champions e Quattro Grandi che giocano nello stesso giorno, alla stessa ora...Poi mi sono svegliato. Solita roba. Potevo fermarmi prima a godermi - si fa per dire - Empoli- Torino, Mazzarri bastonato a casa sua (vive a Empoli) o meglio ancora Parma-Fiorentina, ennesima umiliante batosta per Montella che Della Valle…
Certo conta molto immaginare come andrà a finire la Sfida dei Novanta - e ne parleremo - ma l'interrogativo pressante è un altro: come definire Allegri. Secondo Andrea Agnelli: separato con dolore; secondo Max Allegri: rinuncia aziendale; secondo i critici moderati: anno sabbatico; secondo gli avversari, licenziato; secondo gli haters, esonerato (manca il parere di Adani che mi sembra a sua volta inguaiato: allontanato il suo nemico può dire di aver vinto, sempre che Sky, per pareggiare i conti non decida di fare a meno dell'estetista). C'è poi un amico livornese, malfidato e linguacciuto, il quale…
Le lacrime da Libro Cuore di Daniele De Rossi sono belle da raccontare, anche se cinicamente già dall'addio di Totti si potrebbe parlare di una Roma da piangere; le lacrime dell'Empoli sono da rispettare, da condividere: non meritava di retrocedere la squadra che più di ogni altra ha rivelato la ridicolaggine dell'Inter già palesata - in termini tragicomici - con la pochade calcistica del triangolo Spalletti - Wanda - Maurito. Non so se Antonio Conte…