sabato, Dicembre 28, 2024

La Barba al Palo di Italo Cucci

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Per fortuna c'è il Napoli. Che vince e sta alle costole della Superjuve. Per fortuna c'è il Napoli che si accontenta anche di vincere 2-0 sprecando e rischiando mentre Allegri s'incavola se i suoi non ne fanno almeno tre: sembrano fiorentini, come ha detto a Bernardeschi. Per fortuna c'è lotta, sennò noi dei giornali finiamo tutti ai giardinetti a parlare del calcio che fu. Allegri e Ancelotti ci vogliono bene: si sono passati il compito. Max ha detto a Carlo "Con Ronaldo ci vedono in tutto il mondo e ho bisogno di esibire un po' di…
Quando Cristiano Ronaldo è arrivato in Italia dal Real Madrid per indossare la maglia della Juventus ho ricordato un altro arrivo, meno trionfale dal punto di vista esteriore ma altrettanto importante per quello che significava tecnicamente : parlo di Diego Armando Maradona. Anche lui - argentino - veniva dalla Spagna, da quel Barcellona non ancora ai vertici del calcio mondiale, e fu presentato ai tifosi napoletani, accorsi in ottantamila allo stadio San Paolo, il 5 luglio 1984. Cristiano ha subito promesso di battersi per la conquista della Champions, trofeo che la Juve insegue inutilmente da…
Le vittorie sono raramente miracoli e non lo è quello della giovane Italia di Mancini che ha sconfitto la Polonia di Boniek dandole anche una lezione di calcio, nonostante ci opponesse un pugno di giocatori che abbiamo valorizzato nel nostro campionato al punto di temerne la forza distruttiva. Non sarebbe stata una novità: da tempo diamo ai "nostri" stranieri un'istruzione tattica che ci viene rivolta contro quando li affrontiamo nelle loro nazionali e talvolta corriamo ai ripari...nazionalizzandoli: come è successo a suo tempo con l'argentino Camoranesi, facendolo addirittura diventare "mondiale" azzurro; così oggi con Jorginho, eccellente…
Derby a parte, a bocce ferme il motivo più interessante del campionato resta lo striminzito pareggio. Non leggetemi con lo spirito di quegli juventini che ridacchiano (amaro?) ostentando una sorta di generosità nei confronti non tanto del Genoa ma dell'intero campionato. Sanno anche loro che non è cosí. Sa anche Allegri - e lo fa capire - che certa mollezza dei suoi uomini è il peccato che la Signora si porta appresso da una vita. Da Belgrado ad Atene, a Cardiff, l'improvvisa scoperta - quando ormai è troppo tardi - di non essere superuomini battibili da…
Io ho Ronaldo, gioca sempre, supero qualche crisi e con lui vinco comunque - dice Allegri. E rallegro i bambini. Io ho Mertens - dice Ancelotti - e continuo a inseguirti anche se pareggio con la Roma come tu col Genoa. E il confronto continua. Nella bruttezza. La Signora più è brutta più fa paura. È una strega. È questa la forza che supplisce a quella mancanza di bellezza invocata dagli esteti dell'ultima ora, quelli che non hanno mai visto giocare non dico Meazza e Piola, e neanche Boniperti e…
Luca Campedelli, presidente del Chievo, ha appena compiuto - come s'usa dire - i suoi primi cinquant'anni. Avrei voluto dire "festeggiato" ma se avesse qualche peso la disperata avventura della sua squadra, sesta sconfitta consecutiva e un fastidioso sottozero, si dovrebbero escludere torte, candeline e canzoncine. Eppure. Chi lo conosce bene lo dice molto pratico, senza quell'eterno sorrisino potrebbe essere anche cinico. Insomma, si dice che da quando l'hanno condannato per quella storia delle plusvalenze - e gli è andata bene, 3 punti di penalizzazione rispetto alle disastrose previsioni - si sia come messo il cuore in pace, pensando più…
Anni fa Santa Madre Chiesa avanzò sommessamente la proposta di riavere la Domenica occupata interamente dal calcio. Ricordo che si oppose più d'altri Tavecchio, presidente dell'allora potente Lega Dilettanti. Ci ho ripensato ieri: visto il programma, culminato con la visione di un Milan inguardabile, premiato da una fortuna sfacciata, potremmo veramente restituire la Domenica ai santi e lasciare ai fanti gli altri giorni della settimana peraltro già occupati da anticipi, posticipi, recuperi, Coppe e Coppette. Di notevole, questo Milan, ha acquisito soprattutto una fisicità gattusiana, ovvero evidente ma scomposta, forzuta ma insofferente a regole e misure.…
I forti non mollano. Mentre un’Inter pantofolaia si fa demolire a Bergamo, il Napoli resiste al secondo assalto genovese e stavolta addirittura vince con grande coraggio e umiltà e la Juve normalizza il match di Milano annunciato come evento epocale. Per il Napoli segna soprattutto il destino, per la Juve apre il gioco Mandzukic, uno sportivo paziente e saggio, che accetta d’esser trattato da manovale, risolve in gol i problemi della Signora e non fa una piega: la Juve è piena di divi, lui con Chiellini rappresenta gli Uomini. E scusate la retorica ma ci sta…