martedì, Marzo 4, 2025

La Barba al Palo di Italo Cucci

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Il campionato cresce. Prende qualitá. Non solo al vertice, dove la Juve del mezzo Sarri rappresenta le sue difficoltà difensive e l'Inter impone al Milan...giampaolato il carattere di Antonio Conte, intensitá contagiosa. Lassú c'è solo il Napoli in palla e la squadra non la fanno i soliti fenomeni giá arruolati - Ciro Mertens è uno spettacolo - o quelli perduti - vedi Icardi - ma in particolare l'ultimo arrivato, Llorente, l'uomo che mancava a Carlo Ancelotti per fare i conti. Per fortuna, capita di divertirsi anche nel Campionato degli Altri, quello della domenica…
Quando pensavamo che il trasferimento di Maurizio Sarri dal Napoli del Popolo alla Juventus dei Potenti fosse la novità più intrigante del campionato, il sì all'Inter di Antonio Conte ha ribaltato le convinzioni di tanti. È lui, l'Intenso, il traditore - hanno sentenziato giudici mediatici e social bufali - altro che Sarri. Il ragionamento non faceva una grinza, in verità: vuoi mettere il tecnico appena sbarcato in serie A che prima si fa alfiere degli antijuve in mancanza d'altri candidati, sospinto da opinionisti che cercano divagazioni sul tema tattico inventandosi escursioni estetiche senza costrutto e garantendo…
Scusate se da solo mi presento: io sono il Milan, sì, lo stesso di Gattuso, anzi peggio, senza Cutrone; sono il Milan di Giampaolo, sì, quello bravissimo, geniale, almeno così dice Sacchi, e allora siamo sicuri. Di cosa? Di vincere? No, trogloditi. Sicuri di dare spettacolo, di assecondare il desiderio estetico che Sacchi ha fatto rinascere quest'anno sulle spiagge, sui monti, in tutto il Bel Paese. Isole comprese. Volete vedere... Ho visto. Il seguito di Parma-Juve. Calcio d'antan. Niente Sarrismo. Per vincere basta il Martusciellismo. E anche una piccola, spontanea, naturale idea di…
Mi dissero ch'ero matto quando nel 2013, saltato l'ennesimo Zeman, mi piacque moltissimo il suo sostituto, Aurelio Andreazzoli, che mi parve subito - a quei tempi avevo anche una poltrona in tivù - dotato di qualche virtù minima assente in altri interlocutori: educazione, preparazione tecnica, dialettica, cultura. Destai stupore, soprattutto nell'ambiente romano che quando si parla di allenatori esprime varietà di concetti che giunsero ad escludere dal novero dei competenti anche Capello, osteggiato dai più perché indipendente e intransigente. Durò anche troppo, lasciò uno scudetto. Irripetibile? Dicevo di Andreazzoli - in onore del…

Gaudeamus. Il campionato appena nato - o mai nato, secondo critici fallaci - diverte. Accusa (vedi Juve) la folle preparazione asiatica e (forse) i malanni di Sarri; oppure (vedi Napoli) il tentativo di Ancelotti di tradire se stesso, già equilibrato miscelatore di difensivismo e offensivismo e d'improvviso sbadato costruttore di una difesa che ha già beccato sette gol; soffre anche le povere alchimie di Giampaolo il cui Milan paga l'assenza di un bomber, tanto che fossi in Scaroni - uomo di grandi imprese finanziarie - toglierei un pensiero all'Inter comprando (o prendendo in prestito) Maurito Icardi.…

Ho scoperto che il Sarrismo offensivo è pura chiacchiera quando dopo il 3-0 della Juve sul Napoli qualcuno ha affermato "si vede già la mano di Sarri". Una balla. Come se io - patito di difensivismo - volessi attribuire a Sarri lo 0-3 successivo. Per fortuna Koulibaly ha riportato tutto al calcio "mistero senza fine bello", detto in omaggio a Gozzano ma soprattutto a Gianni Brera che l'ha travasato nel più banale linguaggio del pallone. Prudenza vorrebbe si evitassero sentenze in una fase di campionato del tutto anomala: non è ancora chiusa -…
Vincono insieme, le due Nazionali, la Rossa a Monza e l'Azzurra a Tampere, lo spazio e l'emozione li consuma quasi tutti la Ferrari, Leclerc surclassa Immobile, ma è un giorno, un'occasione, ahimè, una tardiva rondine autunnale, quasi smarrita, felicità istantanea, del doman non v'è certezza, ne riparleremo la prossima primavera. L'Azzurra di Mancini è invece qui, a vele spiegate, alla sesta vittoria, titolare del suo futuro immediato, e chiede una carezza che non sia consolatoria ma complimentosa, affettuosa. Ci ricordiamo o no dov'eravamo un anno fa? Seduti davanti alla tivù, al Mondiale di Russia non ci…
Il Bologna battezzato "disperato" da Mihajlovic, dopo l'eroica impresa di Brescia passerà alla storia. Come la città di Bologna "sazia e disperata" cui si rivolse il cardinale Giacomo Biffi per descriverne l'inconscia mancanza di ideali. Sinisa ha speso sabato la stessa parola forse dando l'impressione di non conoscerne l'esatto significato, e invece no: "solo chi cade può risorgere" è un antico motto che saggi tifosi bolognesi coniarono quando le imprese eroiche della squadra "che faceva tremare il mondo" scemarono e le cadute dovevano essere recuperate con una speranza disperata. Il Bologna piegato dal…