sabato, Novembre 2, 2024

La Barba al Palo di Italo Cucci

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Le vittorie sono raramente miracoli e non lo è quello della giovane Italia di Mancini che ha sconfitto la Polonia di Boniek dandole anche una lezione di calcio, nonostante ci opponesse un pugno di giocatori che abbiamo valorizzato nel nostro campionato al punto di temerne la forza distruttiva. Non sarebbe stata una novità: da tempo diamo ai "nostri" stranieri un'istruzione tattica che ci viene rivolta contro quando li affrontiamo nelle loro nazionali e talvolta corriamo ai ripari...nazionalizzandoli: come è successo a suo tempo con l'argentino Camoranesi, facendolo addirittura diventare "mondiale" azzurro; così oggi con Jorginho, eccellente…
Derby a parte, a bocce ferme il motivo più interessante del campionato resta lo striminzito pareggio. Non leggetemi con lo spirito di quegli juventini che ridacchiano (amaro?) ostentando una sorta di generosità nei confronti non tanto del Genoa ma dell'intero campionato. Sanno anche loro che non è cosí. Sa anche Allegri - e lo fa capire - che certa mollezza dei suoi uomini è il peccato che la Signora si porta appresso da una vita. Da Belgrado ad Atene, a Cardiff, l'improvvisa scoperta - quando ormai è troppo tardi - di non essere superuomini battibili da…
Io ho Ronaldo, gioca sempre, supero qualche crisi e con lui vinco comunque - dice Allegri. E rallegro i bambini. Io ho Mertens - dice Ancelotti - e continuo a inseguirti anche se pareggio con la Roma come tu col Genoa. E il confronto continua. Nella bruttezza. La Signora più è brutta più fa paura. È una strega. È questa la forza che supplisce a quella mancanza di bellezza invocata dagli esteti dell'ultima ora, quelli che non hanno mai visto giocare non dico Meazza e Piola, e neanche Boniperti e…
Luca Campedelli, presidente del Chievo, ha appena compiuto - come s'usa dire - i suoi primi cinquant'anni. Avrei voluto dire "festeggiato" ma se avesse qualche peso la disperata avventura della sua squadra, sesta sconfitta consecutiva e un fastidioso sottozero, si dovrebbero escludere torte, candeline e canzoncine. Eppure. Chi lo conosce bene lo dice molto pratico, senza quell'eterno sorrisino potrebbe essere anche cinico. Insomma, si dice che da quando l'hanno condannato per quella storia delle plusvalenze - e gli è andata bene, 3 punti di penalizzazione rispetto alle disastrose previsioni - si sia come messo il cuore in pace, pensando più…
Anni fa Santa Madre Chiesa avanzò sommessamente la proposta di riavere la Domenica occupata interamente dal calcio. Ricordo che si oppose più d'altri Tavecchio, presidente dell'allora potente Lega Dilettanti. Ci ho ripensato ieri: visto il programma, culminato con la visione di un Milan inguardabile, premiato da una fortuna sfacciata, potremmo veramente restituire la Domenica ai santi e lasciare ai fanti gli altri giorni della settimana peraltro già occupati da anticipi, posticipi, recuperi, Coppe e Coppette. Di notevole, questo Milan, ha acquisito soprattutto una fisicità gattusiana, ovvero evidente ma scomposta, forzuta ma insofferente a regole e misure.…
I forti non mollano. Mentre un’Inter pantofolaia si fa demolire a Bergamo, il Napoli resiste al secondo assalto genovese e stavolta addirittura vince con grande coraggio e umiltà e la Juve normalizza il match di Milano annunciato come evento epocale. Per il Napoli segna soprattutto il destino, per la Juve apre il gioco Mandzukic, uno sportivo paziente e saggio, che accetta d’esser trattato da manovale, risolve in gol i problemi della Signora e non fa una piega: la Juve è piena di divi, lui con Chiellini rappresenta gli Uomini. E scusate la retorica ma ci sta…
Ventura ha abbandonato il Chievo. Se n'è tornato in qualche buen retiro imprudentemente lasciato per tentare una nuova avventura. Per lasciare almeno un gesto rimarchevole anche in futuro si è dimesso. Rinunciando - si dice - alla moneta. Come fece - e ancor ve n'è memoria - nel 1992 Corrado Orrico, uno degli 82 allenatori dell'Inter in 110 anni. Orrico ebbe un 'impennata d'orgoglio che lo portò a una scelta autolesionista. Fu salutato con simpatia. Ventura no. Sentite il saluto di capitan Pellissier: "Chi ama questa squadra non la può abbandonare solamente perché le cose vanno…
Finita Italia-Portogallo, l'altra sera, ascoltavo la tivù senza guardarla, perché scrivevo, e a un certo punto mi è parso di sentire un vecchio amico dell'altro secolo, Dudù il Gagà: "Oh come mi sono divertito! Oh come mi sono divertito!". No, non era Montesano, solo un opinionista. Uno dei tanti divertiti. Ma poco dopo ho sentito anche un altro soddisfatto "per un grande primo tempo", ed era Paolo Rossi. Nooo, Paolo Rossi no! Quando penso a lui, quando lo vedo mi emoziono, m'escono dal cervello tutti i suoi gol, golgolgol, ed eccolo contento dell'ennesimo zeroazero magari -…