RIMINI (ITALPRESS) – “L’esperienza del Friuli Venezia Giulia dimostra l’importanza delle Regioni come istituzione e la loro capacità di intervenire direttamente, rapidamente e concretamente a sostegno di imprese e famiglie. Il momento è propizio per una svolta in senso autonomista, che non è sinonimo di conflittualità tra le diverse Regioni, bensì di un’opportunità per sfruttare al meglio le potenzialità di ognuna. Conferire maggiore autonomia decisionale alle Regioni aiuterebbe senza dubbio a rispondere più efficientemente alle esigenze dei cittadini”. Sono i concetti espressi al Meeting di Rimini dall’assessore regionale alle Attività produttive e Turismo del Friuli Venezia Giulia, Sergio Emidio Bini, che ha partecipato alla tavola rotonda “Europa degli Stati o Europa delle Regioni?”. L’assessore ha dialogato con il governatore dell’Umbria, Donatella Tesei, con il vicegovernatore della Provincia Autonoma di Trento, Mario Tonina, e con il vicepresidente della Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli Ets, Andrea Simoncini, sul ruolo delle Regioni nel panorama delle istituzioni e sull’importanza di una piena sinergia tra l’Europa e i territori locali per lo sviluppo dell’economia.
“Il coordinamento svolto dallo Stato è fondamentale – ha osservato Bini -, ma non dobbiamo dimenticare che le Regioni dispongono degli strumenti, delle competenze e dell’autorità per essere attori di livello nel panorama europeo. Credo che su questo livello si giochino non solo il successo dell’autonomia differenziata, ma anche quello del progetto di integrazione europea: far emergere le peculiarità e la vocazione dei singoli territori senza metterli in competizione tra loro, ma armonizzandoli per garantire una crescita duratura”.
Secondo l’assessore, “l’evoluzione geopolitica in atto rende necessario un cambiamento nel sistema Europa affinchè questo non diventi sempre più marginale di fronte alle nuove potenze. E’ opportuno favorire un’interlocuzione diretta tra Europa e Regioni e promuovere l’idea che una corretta e virtuosa coesistenza del livello europeo con quello locale è possibile: anzi, solo quando questa cooperazione si compie il progetto europeo e quello regionalista possono dirsi vincenti”.
– Foto: Ufficio stampa Regione Friuli Venezia Giulia –
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