BERNAL RE A PARIGI, A EWAN L’ULTIMA VOLATA

Egan Bernal è il nuovo re del Tour de France. Per la prima volta nella storia della Grande Boucle un ciclista colombiano arriva in trionfo a Parigi. Un successo che rimarrà impresso per vari motivi, visto che si tratta della più giovane maglia gialla della storia (ideata nel 1919, oggi centenario) e del terzo più giovane vincitore di sempre della corsa. Nella passerella finale, la ventunesima e ultima tappa da Rambouillet a Parigi (Champs Elysees), per un totale di 128 chilometri, a spuntarla è Caleb Ewan, che batte sia Groenewegen, secondo, che il piemontese Niccolò Bonifazio, terzo. Una tappa che per molti chilometri è stata vissuta come un’ultima sgambata; poi nella fase calda è stata lotta vera: Fraile, Politt, Tratnik e Scully provano la fuga ma vengono ripresi a 13 chilometri dal termine. Ai -6 Greg Van Avermaet vuole fare il numero ma il gruppo non glielo permette e negli ultimi metri è spazio ai velocisti, con un grande Ewan che si butta sulla destra e beffa i suoi avversari, centrando il terzo successo personale di questa Grand Boucle. “E’ stata una grande vittoria, sono davvero felice. E’ stato un ottimo modo per chiudere il Tour, è stato incredibile”, ha dichiarato l’australiano.
Ma la scena è tutta per il 22enne Egan Bernal che al traguardo abbraccia prima Geraint Thomas, arrivato secondo a 1’11” e poi in modo caloroso ed emozionante la sua famiglia. “E’ incredibile, non so cosa dire: ho vinto il Tour però non riesco a crederci. Ho bisogno di un paio di giorni per assimilare tutto. Ho visto la mia famiglia e volevo solamente abbracciarli. E’ una cosa che non si può descrivere, è pura felicità”, ha detto il colombiano, subito dopo il traguardo. Sul podio, nello splendido scenario notturno parigino, Bernal ha preso la parola e ha speso parole pure per l’Italia: “Ringrazio la mia squadra per il supporto e per aver creduto in me. Grazie poi all’Italia, perché sono cresciuto lì. Grazie alla Colombia, al suo primo successo al Tour de France, e grazie alla Francia, che organizza la più bella corsa del mondo. E’ stata la più bella vittoria della mia vita”. Il colombiano è professionista dal 2016 e ha cominciato proprio in una squadra italiana, la Androni Giocattoli-Sidermec, prima di passare al team Sky, adesso diventato Ineos.
Sul podio con lui il compagno di squadra Geraint Thomas (vincitore lo scorso anno) e Steven Kruijswijk, rispettivamente secondo a 1’11” e terzo a 1’31”. Il migliore degli italiani è Fabio Aru, che termina il suo Tour al quattordicesimo posto. Maglia verde a Peter Sagan (la settima per lui, è record); mentre la maglia a pois di miglior scalatore se l’aggiudica Romain Bardet. Infine, la maglia bianca di miglior giovane va sempre a Bernal, vero mattatore di un Tour de France storico.
(ITALPRESS).

Vuoi pubblicare i contenuti di Italpress.com sul tuo sito web o vuoi promuovere la tua attività sul nostro sito e su quelli delle testate nostre partner? Contattaci all'indirizzo [email protected]