MANDALIKA (INDONESIA) (ITALPRESS) – Alvaro Bautista non si ferma più. Il campione del mondo spagnolo della Aruba.It Racing-Ducati conquista la quarta vittoria di fila, dopo le tre ottenute in Australia, nel secondo round del Campionato Mondiale FIM Superbike che si disputa in questo fine settimana sul circuito indonesiano di Mandalika, nell’isola di Lombok. A differenza della maggioranza dei piloti, incluso il poleman Toprak Razgatlioglu (Pata Yamaha Prometeon WorldSBK), che decidono di utilizzare le soluzioni di gamma SC0 posteriore e SC2 anteriore un pò più protette dal punto di vista dell’usura, Il Campione del Mondo in carica, come il compagno di squadra Michael Ruben Rinaldi, fa una scelta controcorrente decidendo di puntare sulla posteriore Pirelli super morbida di sviluppo SCX-A (specifica B800) e sulla anteriore media di gamma SC1. Questa combinazione si rivela vincente sia grazie a temperature dell’asfalto piuttosto elevate che fanno lavorare molto bene le soluzioni più morbide, sia per una accurata gestione dei pneumatici da parte dello spagnolo. Con temperature più basse, come quelle registrate in Gara 1 del WorldSSP vinta da Can Oncu su Kawasaki, le soluzioni SC2 anteriore e SC0 posteriore sono invece state la scelta quasi unanime. “Questo circuito non è tecnico ma presenta alcune peculiarità e la temperatura dell’asfalto può influire parecchio su scelta e prestazioni dei pneumatici – spiega Giorgio Barbier, direttore Racing Moto Pirelli – Ieri in FP1 la pista era poco gommata e un pò umida quindi i piloti uscendo dalla traiettoria ideale rischiavano di scivolare. In FP2, con l’evoluzione della pista e temperature più elevate, i pneumatici hanno iniziato a performare molto bene. Oggi in FP3 siamo ritornati alle condizioni di ieri mattina, i piloti avevano poco grip e i pneumatici presentavano piccoli segni di usura. Questo fenomeno probabilmente è dovuto all’umidità che si accumula nel corso della notte e che di prima mattina lascia l’asfalto non perfettamente asciutto, di conseguenza la pista si presenta più fredda e scivolosa. La Superpole della Superbike è stata molto influenzata dal forte vento e quindi i piloti, anche utilizzando la SCQ, non sono riusciti a spingere come avrebbero voluto. In Gara 1 Supersport alcune gocce di pioggia al via hanno reso il circuito più scivoloso poi, come in FP2, con temperature dell’asfalto più calde le soluzioni morbide sono tornate a lavorare molto bene. A quel punto, con temperature dell’asfalto sui 50° gradi, la super morbida SCX di sviluppo è diventata più competitiva della morbida SC0, quantomeno nella prima parte di gara e in quella centrale, consentendo a Bautista di portarsi in testa e poi gestire i pneumatici in modo impeccabile fino al traguardo”.
– Foto Ufficio Stampa Pirelli –
(ITALPRESS).
Barbier “Temperatura dell’asfalto determinante a Mandalika”
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