“Negli anni ’60 il Mezzogiorno si avvicinò al resto del Paese grazie all’intervento straordinario della Cassa del Mezzogiorno. Poi quello strumento diventò corruttivo e fu tolto, ma la corruzione è rimasta. Anzi, continua ad aumentare. L’anno scorso, secondo la Corte dei Conti, 60 miliardi di corruzione; 111 miliardi di evasione fiscale, lo dice Confindustria; 27 di usura e pizzo, stando a Confcommercio. Si vede che non abbiamo imboccato ancora la strada giusta: bisogna fare di più”. Lo ha detto il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, a margine del congresso regionale del sindacato, a Palermo.
“Un codice etico nella Pubblica amministrazione? Tutto è utile, ma dobbiamo avere la certezza della pena”, ha aggiunto Barbagallo, secondo cui “è necessario recuperare una base culturale, a partire dalle scuole, cominciando a diffondere sempre più la legalità, altrimenti avremo sempre delle difficoltà davanti. L’illegalità – ha concluso – è una scorciatoia rispetto ad alcune realtà del Mezzogiorno”.
(ITALPRESS).