BANDIERE AMMAINATE E CAPITALI STRANIERI, CALCIO ITALIANO CAMBIA

Si avvicina il momento in cui Francesco Totti dira’ la verita’ sul suo addio alla Roma e certamente tutti ricorderemo quella serata in cui fece piangere mezza Capitale (non la parte biancoceleste, ovviamente), quando smise di giocare. Stavolta ci sara’ una conferenza per giornalisti che sanno gia’ quasi tutta la verita’: l’ex capitano giallorosso avrebbe dovuto comandare e organizzare il futuro della Roma e invece lo abbiamo visto triste in tribuna tutte le domeniche per due anni: contava assai poco. Che fara’? Non crediamo solo la pubblicita’ ai detersivi. Anche l’addio di De Rossi, il cosiddetto “Capitan Futuro”, che avrebbe dovuto continuare l’opera di Totti, e’ fuggito dalla Capitale. Evidentemente non c’era unione d’intenti con il club. A quanto pare, il presidente Pallotta – che vive negli Usa – si fida di quanto gli suggerisce l’ex dirigente Baldini, che sta anche lui lontano da Roma. Non vorremmo trarre conclusioni affrettate, prima di sentire le diverse campane, ma siamo quasi certi che l’ambiente giallorosso (gia’ mal disposto nei confronti dell’attuale dirigenza) non reagira’ bene a quel che sta succedendo, con la questione dello stadio che incombe e altre vicende sotterranee.

E siccome quel che sta succedendo nella Capitale costituisce un sintomo di malessere che sta coinvolgendo altre societa’ di vertice, siamo un po’ preoccupati. Per un certo verso persino sulla Juventus, affidata ora a Sarri, che ha “dismesso” (o cacciato?) l’allenatore Allegri, che ha vinto cinque scudetti di fila, ci siamo chiesti perche’. Fateci caso: prima se n’e’ andato Marotta che aveva aiutato il club a costruire la squadra degli otto titoli consecutivi. Anche se i continui successi non possono oscurare l’ottimo lavoro fatto dalla dirigenza bianconera, gli scontenti ci sono sempre. Forse la verita’ e’ che i dirigenti vogliono decidere tutto loro, anche gli schemi tattici, chissa’…Al Milan e all’Inter sono arrivati manager stranieri che stanno immettendo soldi freschi. In casa rossonera e’ andato via Rino Gattuso, un’altra bandiera, che ha preferito lasciare cinque milioni e la panchina perche’ evidentemente non si trovava piu’ a proprio agio. All’Inter i cinesi hanno voluto cambiare il management e l’arrivo di Marotta ha causato il ritorno in Italia del tecnico Conte con cui aveva lavorato bene alla Juve, con il conseguente cambio di panchina e l’allontanamento di Spalletti, prima rassicurato a parole.

Si parla pure di un addio di Icardi, che pero’ ci ha messo del suo, con la sua moglie-agente, causando la rottura. Molti tifosi interisti han gia’ visto in Conte il “nemico” juventino…Nella Fiorentina e’ cambiato il vertice societario ed e’ arrivato il “paisa’“ Commisso dagli States che pero’ non ha cambiato tecnico e Montella restera’. I Della Valle (invisi ai tifosi che ormai contano ovunque) avevano cacciato Pioli. Riassumendo, i molti cambi al vertice dei club, assai spesso passati in mano di dirigenze straniere, stanno cambiando il volto del nostro calcio. Forse anche a Genova (Samp e Genoa) qualcosa prima o poi capitera’ e potrebbero arrivare capitali stranieri. Non vorremmo peccare di esterofobia. Ci si chiede cosa succedera’ in generale al nostro calcio: abbiamo visto arrivare da oltre frontiera gente seria, ma anche scalcagnata. In ogni caso, venuta a guadagnar soldi, non certo per fare beneficenza. Solo la Juve, il Napoli, l’Atalanta, la Lazio e il Torino, dei club di vertice, stanno rimanendo in mano italiana. Alcune “bandiere” sono state ammainate e ci sa tanto che in giro non ce ne sono piu’ molte. In Inghilterra i capitali stranieri hanno portato al dominio assoluto dei club nelle Coppe europee. Succedera’ pure da noi?Oppure sara’ l’inizio della fine ? Per fortuna va bene il calcio azzurro.

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