AZZURRO SASSUOLO E L’AUTOSTRADA BLOCCATA, PROVINCIALI PERICOLOSE

Sono contento per il Sassuolo, sono un vecchio provincialotto, mi piace sempre quando Davide frega Golìa. E quest’anno è stata una goduria: ha battuto la Juve, il Milan e ora l’Inter. Alla grande. Senza fregare, come si dice delle vittorie “sporche”. Pulitissime invece. Ma sono contentissimo per Mancini. Ricordate quando la sua trionfante Italia veniva definita in leggerezza “la Nazionale del Sassuolo”? Arieccoli Raspadori, Berardi e Scamacca, dove li mettiamo? In prima fila, gran gioco, grandi gol. Azzurri da Mondiale. E Mancio lo sa già. Non ci faccia perdere il Qatar.
Il Sassuolo non conquisterà l’Europa (del…mondo ho già detto, se arriveremo a Doha), ma sicuramente si fa arbitro del campionato proprio quando le tre signore si perdono nella fase più delicata della corsa allo scudetto. Dico della Juve per onor di firma, ma il pareggio del Milan con la Salernitana (forza Nicola!) aveva subito fatto dire che si apriva un’autostrada per l’Inter: ahi ahi, traffico diabolico, nonostante il ritorno di Barella – ormai definito uomo squadra – Inzaghi ha avuto grossi problemi di guida. Nebbia.
A partire da Dzeko, confinato con una svista in panchina, mentre Lautaro e Sanchez erano in “cotta”; quando Edin è entrato ha trovato una squadra disfatta. Ha provato a segnare, ha fatto assist pennellati. Inutilmente. L’uno/due Raspadori-Scamacca ha mandato in panico i nerazzurri, tutti, colpevoli di errori tecnici banali, di movimenti sconclusionati, di personalismi dannosi; mentre raramente ho visto giocare un calcio così veloce, pratico, eppur semplicissimo, come ha fatto il Sassuolo: tutto di prima, scambi a misura, avanzate da orchestra affiatata, conclusioni con assist felici e colpi personali non andati a segno per sfortuna, quando la difesa dell’Inter era ridotta a tenere un libero alle spalle di Handanovic o a chiedere a Skriniar e Dimarco botte e pedate all’antica (e non m’offendo, il calcio è anche battaglia senza complimenti). Grazie ancora al Sassuolo per aver messo pepe..nella grande sfida tricolore che a questo punto vede favorito il Napoli. Sempre che Spalletti non voglia cercare guai con il Cagliari di Mazzarri. Anche lui – come Allegri, Pioli e Inzaghi – sa come sono pericolose le Provinciali.
Italo Cucci ([email protected])
(ITALPRESS).

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