AZZURRINE A CACCIA SEMIFINALE, FORCINELLA “CI CREDIAMO”

Tanti sorrisi e la soddisfazione di aver giocato alla pari contro una delle squadre più forti d’Europa, quella Spagna finalista della passata edizione e capace di vincere tre Campionati Europei Under 17 femminili. Il giorno dopo lo 0-0 con le spagnole, nel quartier generale delle azzurrine a Kaunas il clima è disteso. Il pareggio (2-2) agguantato in extremis dalla Polonia con l’Inghilterra nell’altro incontro del Gruppo A rende ancor più incerto il discorso qualificazione: le prossime quattro gare saranno decisive per assegnare i primi due posti, che aprono le porte della semifinale offrendo la possibilità di contendersi i tre pass per il Mondiale di novembre in Uruguay. Se l’Italia è ancora in piena corsa per la qualificazione lo deve anche a Camilla Forcinella, protagonista all’esordio con un paio di parate decisive. Dopo aver chiuso da imbattuta e con la porta inviolata la Fase élite, la giovane trentina, classe 2001, ha collezionato il quarto ‘clean sheet’ consecutivo in maglia azzurra: “È merito di tutta la squadra – si schermisce il portiere del Verona – facciamo un grande lavoro in fase difensiva e così subisco meno tiri. Prima della gara con la Spagna un po’ di emozione l’ho sentita, ma al momento dell’inno ho cercato di trasformarla in grinta e di sfruttarla in modo positivo. Sapevo che il nostro era un gruppo compatto, ma il match con la Spagna ha superato le mie aspettative. Siamo riuscite a giocare con tranquillità il pallone e abbiamo disputato un’ottima partita”.
Sabato (ore 15 locali, 14 italiane) a Marijampole la squadra di Massimo Migliorini affronterà la Polonia con la consapevolezza di poter fare un passo decisivo verso la semifinale: “Avremo di fonte una squadra molto fisica, meno forte della Spagna dal punto di vista tecnico, ma da non sottovalutare, non ce lo possiamo permettere. Dovremo essere brave a imporre il nostro gioco. Crediamo in questa qualificazione e non abbiamo paura”. Se la parola d’ordine per il presente è ‘credere’, il verbo da declinare in prima persona nel futuro è ‘sognare’: “Nel calcio maschile il mio idolo è Gigi Buffon – confessa l’azzurra – e apprezzo molto anche Neuer. Tra le donne il riferimento è Stephanie Östrom, che nel mio primo anno a Verona mi ha dato tanti consigli. Devo ancora crescere tanto, il sogno è arrivare in Nazionale maggiore e so che tutto dipende da me”. E qual è la dote principale del giovane portiere azzurro? “La pazzia – confessa ridendo – perché per stare in porta bisogna essere un po’ matti. A parte gli scherzi mi piacciono le uscite alte, mi dicono che sono brava anche nelle uscite basse, ma lo lascio dire agli altri perché sono molto autocritica. Adesso sto lavorando sulla reattività, mentre nel gioco con i piedi devo migliorare: con il destro me la cavo bene, con il sinistro così così”. Da sabato c’è una storia ancora tutta da scrivere.
(ITALPRESS).

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