AZZURRI A BELFAST, C’E’ SOLO DA VINCERE

Solo la vittoria potrà evitare agli azzurri i play-off e con quest’incubo la squadra di Mancini scenderà al Windsor Park di Belfast contro un avversario che ha molti giocatori delle divisioni minori inglesi, ma una gran voglia di rendere la vita difficile a quell’Italia che ha strappato il titolo europeo ai fratelli maggiori dell’Inghilterra a Wembley. In fondo, anche se quella irlandese è una squadra a parte, sempre di sudditi di Sua Maestà si tratta… Ai nostri i due rigori mancati da Jorginho nelle due partite con la Svizzera, stanno pesando. Il morale non è più quello di una volta, anche se Mancini ha continuato a dire che “ai Mondiali andremo”. Se anche il ct ha pensato al cambio del rigorista, vuol dire che anche lui è rimasto influenzato dal doppio errore di Jorginho. Inoltre, le numerose defezioni (Calabria, Bastoni, Biraghi, Sirigu, oltre a Immobile, Chiellini e altri ancora) che hanno caratterizzato questo momento particolare, hanno lasciato qualche segno perchè qualche elemento più fresco avrebbe fatto comodo. Insomma, l’ottimismo ha lasciato spazio a una fiducia condizionata. Intendiamoci: la differenza tecnica a favore dell’Italia è rimasta intatta, il +2 sulla Svizzera nella differenza reti è sempre lì, ma c’è il timore di dover andare ai play-off che in un recente passato (vedi Svezia) non hanno portato fortuna agli azzurri. E in caso di parità nella differenza reti, avrebbe un peso decisivo a favore degli elvetici il gol di Widmer all’Olimpico. Il calcio non offre certezze, il questo caso è come la roulette russa. Resta da chiedersi – visto che Mancini deciderà solo nelle ore che precederanno la partita – se contro l’Irlanda del Nord, ci saranno più di due cambi. Probabile infatti appare la presenza di Tonali a centrocampo e di Berardi davanti. Ma il ct, per il ruolo di punta centrale, che farà? E’ stata ipotizzata la scelta di Scamacca, ma non crediamo che venga subito buttato nella mischia un quasi esordiente. E c’è sempre Belotti e la scelta di Chiesa in mezzo. Inoltre l’arrivo del cursore Zappacosta potrebbe preludere un suo parziale impiego sulle linee esterne per rifornire l’attacco. Ma bisognerà vedere come si metterà la partita. Mancini ha auspicato una partita senza ansie. “Dovremo giocare palla bassa, loro sono alti. Dobbiamo comandare il gioco – ha detto – Berardi e Tonali stanno bene, come Barella. Questo è il primo momento di difficoltà, delicato, e dobbiamo superarlo. Non vogliamo andare ai play-off: dobbiamo mettere da parte i cattivi pensieri. Dobbiamo vincere e loro difendono molto bene”. Bonucci, che raggiungerà Chiellini a quota 114 presenze, e che potrebbe essere il nuovo rigorista, ha dichiarato: “Sono sicuro che faremo una una grande prestazione.” La formazione sarà in gran parte quella di Roma, visto che Barella ha recuperato, in difesa cui sono poche alternative. I nostri avversari: sono 58esimi nel ranking Fifa, hanno perso all’andata a Parma per 2-0 (reti di Berardi e Immobile), hanno pareggiato con la Bulgaria e sono finiti ko con la Lituania. E’ anche vero che gli irlandesi sul loro campo sono un osso duro e non prendono gol, ma hanno anche un attacco evanescente. Insomma, il problema degli azzurri sarà quello di fare i gol (pochi: uno nelle partite con gli elvetici) e che gli attaccanti non segnano più. La nostra Nazionale deve soprattutto sperare che la Bulgaria opponga resistenza agli elvetici a Lucerna. Noi Diamo per scontato che i rossocrociati vincano facile, ma chissà…In ogni caso è essenziale che l’Italia faccia il pieno a Belfast, dove in passato (nel 1958, altri tempi e altro calcio) furono battuti ed eliminati dai Mondiali, dopo una partita giocata prima in amichevole (2-2, direzione di un fischietto locale) per il mancato arrivo dell’arbitro designato e poi messi sotto (2-1) da un avversario che era ben diverso da quello di oggi che annoverava giocatori di notevole statura come i due fratelli Blanchflower, Peacock, McParland. Quella fu l’unica sconfitta azzurra contro l’Irlanda “inglese”, il cui calcio ha dato i natali a grandi giocatori come George Best. Il ct Ian Baraclaugh non ha mostrato nessun timore riverenziale nei confronti dell’Italia: “Sarà una partita vera. Dobbiamo giocare senza aver paura. Sappiamo che l’Italia è forte, è campione d’Europa, ma possiamo fare bella figura. Loro faranno possesso palla e i nostri difensori sono pronti ad affrontarli. Sono abituati a giocare contro gli attaccanti della Premier League. Abbiamo avuto poco tempo per preparare la partita, ma dobbiamo far vedere il nostro valore. Cercheremo di attaccare”. Pare che ci sia qualche problema per il difensore McNair e l’esterno Dallas: non si sono allenati. Forse verrà impiegato anche Taylor, diciassette anni, attaccante. I “Verdi” non hanno nulla da perdere. Solo l’Italia potrebbe essere danneggiata da una mancata qualificazione come prima nel girone. Tocchiamo ferro e guardiamo avanti.

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