Non più soltanto presa in carico clinica, ma anche inclusione. Si chiama iFUN, iWORK, iLIVE, iAM il progetto sperimentale, che ambisce a diventare progetto regionale, di vita e di inclusione lavorativa pensato per 20 persone dai 6 ai 20 anni di età con disturbi dello spettro autistico, presentato stamattina a Bari nel corso di una conferenza stampa dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, dal direttore dell’Aress Giovanni Gorgoni, dalla coordinatrice Aress Paola Povero, dal direttore generale Asl Foggia Vito Piazzolla e dal presidente dell’associazione iFUN, Maurizio Alloggio. L’obiettivo è formare bambini con problematiche psico-sensoriali, fin da piccoli, per donare loro competenze utilizzabili nel mondo del lavoro da adulti, migliorando inoltre la loro autonomia e il loro inserimento nella società.
“Oggi – ha detto Emiliano – per noi è una bella giornata di felicità. È una giornata che ci fa coraggio e che ci fa andare avanti, ci fa trovare l’entusiasmo e l’energia. La Puglia – ha continuato – ha fatto passi da gigante negli ultimi due anni e mezzo sulla questione dell’autismo ma mi rendo conto che questi passi da gigante risolvono pochi problemi. Oggi, quindi, non mi accontento solo di una conferenza stampa. Voglio rilanciare e mandare un messaggio al Governo e ai vari Ministri interessati. Mi piacerebbe – ha concluso – che il Documento di economia e finanza, contenesse anche delle misure a favore dei soggetti deboli, con delle disabilità gravi e gravissime, a cominciare dall’autismo”. “Con questo progetto – ha detto il direttore dell’Aress Giovanni Gorgoni – cambia proprio la presa in carico del paziente e cambia in termini di inclusione vera, diventa inclusione sociale, sia a scuola che sul luogo di lavoro”.
“Non più solamente quindi presa in carico clinica – ha spiegato – come invece siamo abituati a definirla. È un progetto sperimentale che coinvolge 20 cittadini e che prevede un finanziamento esterno in partnership. Non ci sono costi aggiuntivi – ha chiarito Gorgoni – se non quelli ordinari che già sosteniamo con l’assistenza presso la ASL e con il supporto organizzativo progettuale che fa la nostra Agenzia. Noi – ha concluso – utilizziamo i fondi che già utilizziamo correntemente, semplicemente li utilizziamo meglio, come in questo caso, in maniera più focalizzata e con un obiettivo concreto”. Paola Povero, coordinatrice per conto dell’Aress dei progetti sull’autismo ha parlato dei diversi step che la Regione Puglia ha perseguito in attuazione del Regolamento su questa patologia e dell’avvio oggi di un “cantiere aperto che, oggi parte da Foggia, ma che ben presto dovrà costruire una solida ed efficiente rete per la presa in carico complessiva dell’utente/cittadino, insieme con tutte le associazioni e le esperienze degli altri territori pugliesi che esse rappresentano”. Per il direttore generale della ASL di Foggia, Vito Piazzolla, “quello dei disturbi dello spettro autistico è un mondo variegato e complesso. I bisogni di cura e di assistenza, le strategie di trattamento, la presa in carico richiedono l’adesione a modelli multidisciplinari e l’attiva partecipazione delle famiglie. Fondamentale, dunque, per una assistenza adeguata, efficace ed efficiente, è la capacità di fare sistema con famiglie e mondo dell’associazionismo”. Durante la conferenza stampa, Maurizio Alloggio, presidente dell’associazione iFUN, ha voluto lanciare l’hastag #noisiamoorizzonti, proprio per dare il senso di un progetto aperto, da condividere con il maggior numero di persone, istituzioni, enti, privati, scuole, famiglie. Tutti insieme, verso gli orizzonti futuri da raggiungere”.