ROMA (ITALPRESS) – Il Presidente del Consiglio regionale del Lazio, Antonello Aurigemma, ha incontrato e dato dei riconoscimenti per l’impegno dedicato alla ricerca al Direttore Generale dell’Asl rm2, Giorgio Casati, a Giovanni Capobianco, direttore della Unità di Geriatrica dell’ospedale Sant’Eugenio ed a Marco Guazzaroni, direttore dell’Unità di Radiodiagnostica dell’ospedale Sant’Eugenio, artefici del progetto “Diagnosi precoce dei disturbi cognitivi in età geriatrica, supportata da algoritmi di intelligenza artificiale in un PDTA integrato e multidisciplinare” premiato con il AI Best in Healthcare a Firenze al Forum Sistema Salute – Stazione Leopolda 2023. Oltre ai tre il Presidente ha conferito un riconoscimento al professore Francesco Cognetti che è stato insignito del premio Gianni Bonadonna 2023, dall’associazione italiana di oncologia medica (Aiom).
“E’ la dimostrazione che quando c’è la possibilità di lavorare in sinergia anche con la direzione i risultati si raggiungono in un settore delicato che va particolarmente posto all’attenzione. C’è bisogno di maggiore assistenza e di percorsi da seguire con capacità e professionalità, sennò si crea il solito sistema dell’intasamento del pronto soccorso perchè quando non c’è una programmazione della sanità l’unico posto libero e aperto h24 è quello. Non è un caso che circa il 70% delle persone che accede non va per imprevisto nè per incidente ma spesso va perchè c’è qualcosa che non funziona nella catena sanitaria che deve partire dal medico di base fino ad arrivare ai percorsi programmati da parte della sanità regionale”, ha dichiarato il Presidente Aurigemma che sul premio ha detto “E’ un progetto che ha avuto una fase di lavoro e di confronto non indifferente e quindi anche la capacità, non solo del dottor Capobianco e del dottor Guazzaroni, ma anche del Direttore Generale di gestire e far gestire una programmazione che ha portato a un risultato”.
Aurigemma ha speso parole di stima anche per il professore Cognetti “che è stato insignito di un premio che riconosce il lavoro che da anni fa in un settore delicato della medicina che è quello del campo oncologico. Intervenire in questo settore dimostra che la formazione del nostro personale sanitario è fatta in maniera eccellente. Non abbiamo nulla da invidiare ad altro personale sanitario anzi spesso sono le persone che formiamo a delocalizzarsi presso altre strutture e il compito dell’Amministrazione regionale è non solo di riconoscere la grande capacità del personale sanitario ma anche di diventare attrattivi per farli rimanere nelle nostre strutture”.
Capobianco ha spiegato che “questo riconoscimento non sarebbe stato possibile se non fosse stato sostenuto dall’ambiente giusto che promuove le innovazioni, come la mia azienda e la direzione generale che ha sostenuto la nostra progettualità”. Sul premio ha aggiunto: “E’ stata riconosciuta una cooperazione di diversità. Una sintesi tra la tecnologia, le grandi macchine avanzate e una medicina che non è antica ma sta sulle gambe delle persone che mettono il camice e la casacca tutti i giorni per lavorare. Questo è il premio di tante persone”.
Guazzaroni oltre a spiegare nel dettaglio il progetto ha riconosciuto l’importanza di “stabilire una relazione tra parte tecnologica, test cognitivo e inquadramento clinico del paziente. E’ evidente che questo tipo di percorso può essere fatto solo se c’è un gruppo affiatato che condivide determinati percorsi diagnostici e terapeutici e un gruppo che si è votato a questo tipo di attività. L’aspetto innovativo di questo tipo di tecnologia associato all’intelligenza artificiale rappresenta un buon punto di partenza”.
Il Direttore Generale Casati ha aggiunto qualche considerazione in più rispetto ai suoi due predecessori: “La cosa che mi rende orgoglioso aldilà del premio che è simbolico è il fatto che in Asl Rm2 l’innovazione comincia a fiorire in modo spontaneo. Non c’è bisogno di incanalare tutto all’interno di schemi predefiniti bisogna dare un pò di spazio alla creatività per introdurre le innovazioni. Se abbiamo dei cavalli di razza facciamoli correre io ho avuto la fortuna di averle e quindi briglie sciolte per loro”. Casati ha parlato di prevenzione “considerata troppo spesso un costo, talora le persone sono disposte a pagare pur di non farla. E’ un lavoro difficile ma che rende tantissimo. Se siamo bravi in prevenzione riusciamo a fare risultati straordinari per la sostenibilità del sistema. La grande sfida è fare in modo che quello che è stato realizzato si possa diffondere in tutta l’azienda e l’organizzazione”.
Aurigemma ha prima ripreso le parole di Casati per aggiungere delle riflessioni “Cavalli di razza ne abbiamo tanti e spesso la politica tende a utilizzarli come pony. Sta all’Amministrazione regionale considerare la sanità non soltanto come algoritmo algebrico ma anche con una programmazione su quello che va fatto e su come svilupparlo. Spesso per risparmiare non abbiamo badato a spese, non è un caso che il debito sia aumentato. Oggi la politica deve riappropriarsi del proprio ruolo nel fare scelte, dare indirizzo e chi ha un ruolo di gestione deve affiancare le scelte e gli indirizzi per supportare un minimo di programmazione. Quello che è mancato in questo periodo di Commissariamento è stata la visione. Concentrarsi soltanto sul pronto soccorso vuol dire non considerare una lunga catena del sistema sanitario regionale. Incominciare a programmare dei percorsi come è stato fatto al Sant’Eugenio consente di utilizzare percorsi che valgono er tutte le ASL e le aziende del territorio”. E poi ha introdotto l’intervento del dottor Cognetti che ha parlato guardando in prospettiva: “Bisogna che tutti noi ci forniamo di una visione perchè senza, intervenendo sulle emergenze con provvedimenti focali che non interessano il sistema e che non sono determinanti alla rimozione degli ostacoli e dei problemi, non andiamo da nessuna parte”.
– foto xl5 Italpress –
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Aurigemma premia luminari della Medicina per impegno verso la ricerca
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