Attacco russo al cuore di Odessa, distrutta la cattedrale ortodossa

testo e foto di Ugo Poletti
ODESSA (UCRAINA) (ITALPRESS) – Un attacco russo ha semidistrutto la cattedrale ortodossa della Trasfigurazione.


Odessa da diversi giorni é sotto costanti attacchi notturni di missili e droni russi, che hanno giá distrutto edifici della zona del porto. Durante l’attacco delle prime ore del mattino del 23 Luglio, un missile ad alto potenziale esplosivo ha centrato il tetto dell’edificio religioso piú importante della cittá e distruggendo internamente il sanctuarium, la parte della chiesa riservata ai sacerdoti.
Con la luce del giorno una folla di abitanti di Odessa si é raccolta intorno al monumento per osservare la ferita arrecata alla cittá. Tra loro, gente che normalmente non vanno in chiesa durante le feste religiose, ma che comunque sentono la cattedrale come parte integrante della cittá.

Oggi era in programma la prima missione politica italiana dall’inizio della guerra a Odessa, è arrivata nel giorno nel giorno piú brutto per la città ucraina: una delegazione della Commissione Affari Esteri della Camera dei deputati, guidata dal vicepresidente Lia Quartapelle e formata anche da Andrea Crippa, Arnaldo Lomuti, Ettore Rosato e dal consigliere parlamentare Stefano Tabacchi, é venuta da Kyiv, accompagnata dall’ambasciatore italiano Pierfrancesco Zazo.
Il programma di incontri istituzionali é stato modificato e, insieme al sindaco Trukhanov e al governatore Kiper, i deputati italiani hanno visitato il luogo del disastro.
La scena che si é presentata agli occhi della delegazione italiana era quella di operai impegnati nei lavori di rimozione delle macerie, soldati, preti, suore e molte donne giovani e anziane che hanno portato le scope da casa e si sono mischiati agli addetti ai lavori, pulendo il terreno e i prati circostanti da frammenti di vetro e di intonaco.
La cattedrale della Trasfigurazione é un monumento che marca i cambiamenti storici a Odessa. Dopo la rivoluzione russa, nel 1936, fu demolita completamente dai sovietici. Con l’indipendenza dell’Ucraina, fu ricostruita tra il 1999 e il 2003, fu riconsacrata nel 2010, proprio dal Patriarca Kirill di Mosca, lo stesso che ha dichiarato santa l’invasione russa dell’Ucraina.
Il paradosso é che la cattedrale é ancora nominalmente dipendente dal patriarcato di Mosca e non ha ancora aderito alla scissione della chiesa ortodossa autocefala ucraina.
Sia il Ministro degli Esteri Tajani sia il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni hanno offerto la collaborazione dell’Italia per la ricostruzione della parte distrutta della chiesa.

(ITALPRESS).

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