ROMA (ITALPRESS) – Lo scrittore algerino Khaled Boudaoui ha ricevuto la Coppa degli ultimi, assegnata da Athletica Vaticana in occasione della Maratona di Roma. Ha ricevuto il significativo riconoscimento sul palco al Circo Massimo, dopo 42km195 corsi in 3h34’01” nello stile della speranza e della fraternità.
Khaled si racconta così: “Corro e scrivo per me e per tutti coloro che si battono contro ogni malattia. Non è una sfida fisica, è un messaggio: se io posso farlo, tutti possono realizzare i propri sogni! Non abbiate mai paura di buttarvi e rialzarvi, anche quando è difficile. In fondo al combattimento c’è la vittoria”.
Nato nel 1980 ad Orano, in Algeria, Khaled è stato a lungo giornalista in lingua araba. Sposato, ha due figli. Nel 2012 l’annuncio brutale della malattia, un tumore al pancreas, sconvolge la sua vita: “Ti rimangono circa quattro mesi”. Proprio nel momento più difficile Khaled sceglie di vivere “altrimenti”. Diventa scrittore, in lingua francese, e – incoraggiato dai medici – comincia a correre. Ha pubblicato due romanzi (“Vivre en deux moi” et “Paria d’hier, notable d’aujourd’hui”) e nel 2018 ha corso la sua prima maratona a Parigi.
In un libro autobiografico che sarà pubblicato tra poco (“Laps de temps”) racconta la sua esperienza di vita e il senso della corsa. Scrive: “Ogni falcata è un’affermazione silenziosa: sono ancora qui. Ogni metro superato è una vittoria contro il tempo e contro il destino. La maratona, come la malattia, mi ha insegnato che l’essenziale non si misura in chilometri percorsi o in record battuti. L’essenziale è andare avanti, ancora e sempre”.
Per Khaled la vita è una testimonianza di incoraggiamento per tutti, in particolare per quanti sono colpiti dalla malattia e dalla fragilità, a respirare pienamente ogni istante: “La malattia mi ha forzato a ridefinire ciò che significa vivere. Ha ristretto le mie prospettive, ma ha reso ogni istante più intenso”. La Coppa degli ultimi – promossa da Athletica Vaticana nell’ambito della Run Rome The Marathon e giunta alla terza edizione – è stata realizzata dall’artista romana Barbara Salvucci con l’idea di condividere la speranza, proprio nell’Anno Santo, e il coraggio di inseguire tenacemente sogni e ripartenze nello sport e soprattutto nella vita.
– foto ufficio stampa Athletica Vaticana –
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