ATALANTA PASSA A CAGLIARI, LAZIO A FROSINONE

Prosegue il momento d’oro dell’Atalanta che nel ‘monday night’ sbanca la Sardegna Arena per 1-0. Ottima prova di forza da parte della formazione di Gasperini che, grazie alla rete di Hans Hateboer, conquista i tre punti e raggiunge le due romane in quinta posizione, ora a -1 dalla zona Champions. Ancora una volta la ‘Dea’ viola il fortino del Cagliari con i sardi sconfitti in casa solamente dal Napoli (in campionato) e proprio dai nerazzurri in occasione degli ottavi di finale di Coppa Italia. Per i rossoblu, invece, prosegue il momento ‘no’ con una sola vittoria dall’inizio del mese di novembre. Gioco spezzettato e lotta in mezzo al campo: poche occasioni e tanti sbadigli in un primo tempo dominato dall’Atalanta che però ha dovuto fare i conti con un’ottima tenuta difensiva dei padroni di casa. I bergamaschi trovano il primo tiro in porta all’8′ con Gomez, un mancino debole che non crea problemi a Cragno. Il Cagliari invece dopo un quarto d’ora è costretto a correre ai ripari per l’infortunio al braccio rimediato da Birsa a seguito di uno scontro di gioco con Palomino: al suo posto dentro Joao Pedro. Passano i minuti e la squadra di Maran si chiude sempre più a riccio tanto che gli unici pericoli della squadra ospite arrivano da palla ferma. Prima Pasalic impegna Cragno con un colpo di testa da corner, poi sul secondo calcio d’angolo Djimsiti prova l’anticipo sul primo palo senza però riuscire a inquadrare lo specchio. Infine ci prova il Papu Gomez su punizione al 39′, tiro centrale che non sorprende l’estremo difensore avversario. La partita subisce una scossa in avvio di secondo tempo con l’Atalanta che trova la via del gol al 50′ grazie a uno splendido cross di Castagne sul secondo palo: perfetto inserimento di Hateboer che di testa trafigge Cragno. Quattro minuti più tardi il Cagliari reagisce con Joao Pedro che dalla destra dribbla due giocatori e crossa in mezzo per Pavoletti ma Berisha respinge in corner. Maran prova a mischiare le carte con gli ingressi di Thereau e Pellegrini mentre Gasperini richiama in panchina uno stanco Gomez per Ilicic. Maggiore fluidità nella manovra del Cagliari ma è ancora l’Atalanta a rendersi pericolosa con due tiri di Pasalic e di Ilicic sui quali Cragno risponde efficacemente in tuffo. Nel finale di gara i padroni di casa sono costretti a salutare Thereau, anch’esso vittima di un problema fisico, ma soprattutto nel recupero sfiorano il pareggio su corner con un colpo di testa di Deiola che si stampa sulla traversa. Troppo poco, comunque, per sconfiggere un’Atalanta in formato europeo: lotta, soffre e vince. E il Cagliari esce dal campo sotto i fischi dei propri tifosi.
Dopo la vittoria ai rigori contro l’Inter ai quarti di finale di Coppa Italia, la Lazio prende il volo anche in campionato con una vittoria per 1-0 ai danni del Frosinone nel posticipo della ventiduesima giornata di Serie A. Allo stadio Stirpe basta un gol di Caicedo per regalare i tre punti agli uomini di Simone Inzaghi che agganciano così la Roma a quota trentacinque in classifica. La Lazio ha vinto solo tre delle ultime 12 partite di campionato (5N, 4P) e solo una volta in questo parziale ha mantenuto la porta inviolata: Inzaghi schiera quindi Bastos, Acerbi e Radu nel tridente difensivo. Baroni, per scardinare la retroguardia biancoceleste, affida le chiavi dell’attacco a Ciano, coinvolto attivamente nel 44% dei gol dei ciociari in questa stagione. E all’attaccante non serve molto per rendersi pericoloso: al 26’ Bastos stende Ciano in area e Fabbri indica il rigore salvo poi negarlo dopo un consulto al Var. Sulla sponda opposta, dopo aver impegnato Sportiello al 2’, è Caicedo a firmare la rete del vantaggio biancoceleste: Luis Alberto innesca il numero 20 che salta Salamon e scaglia la palla all’incrocio dei pali. La reazione del Frosinone è affidata alla brillantezza atletica di Pinamonti autore di un tiro al volo che si spegne a lato del primo palo. Ritmi bassi e un prolungato possesso palla biancoceleste fanno da cornice agli ultimi dieci minuti del primo tempo: l’unica occasione prima del ritorno negli spogliatoi è una conclusione da fuori area di Marusic terminata alta.  Nella ripresa è il Frosinone ad iniziare meglio: al 54’ Beghetto disegna un cross in area, Pinamonti prende il tempo a Radu ma di testa spara sopra la traversa. Pochi minuti dopo è sempre Beghetto a rendersi insidioso con un cross arretrato per Ciano anticipato da Bastos. Al 65’ Inzaghi, costretto a sostituire Luis Alberto per un problema muscolare, ha finito i cambi: la Lazio è schiarata con un 3-5-1-1 con Berisha alle spalle di Immobile, unica punta.
Baroni si gioca le carte Ciofani e Trotta e l’attacco pesante porta subito i suoi frutti: Ciano imbecca Pinamonti che a tu per tu con Strakosha calcia malissimo, poi è Trotta da buona posizione a farsi murare dal portiere biancoceleste, autore di un grande intervento. Si tratta dell’ultima emozione del match: la Lazio resiste all’assedio e porta a casa i tre punti.

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