La “prima pagina” spetta d’obbligo all’Atalanta, macchina da gol, squadra volubile, non da esportazione, che è in vista delle “grandi”. Ha segnato 28 gol (più di tre a gara) e ha strapazzato l’Udinese in rimonta. Nel 2017-18 la Juve ne aveva fatti 27. Nessuno ai tempi dei tre punti aveva fatto altrettanto. In Europa solo Manchester City e Ajax hanno segnato 29 reti. Muriel (tripletta) è già a quota 8 gol. E non c’era Zapata I friulani avevano subito sei gol in otto gare: ne hanno prese sette a Bergamo, con l’attenuante di aver giocato gran parte della gara in dieci. Musso ha impedito un risultato più disastroso. Dove arriverà l’Atalanta, visto che Juve e Inter (e lo stesso Napoli) hanno giocato a “Ciapa no”, una variante del Tressette in cui vince chi perde ? Le due squadre di testa hanno pareggiato, ma contro Lecce e Parma è stato come se avessero perso. Infatti sono emersi i lati meno positivi della loro personalità. I detrattori se la sono presa con Sarri per non aver schierato Ronaldo, ma il tecnico ha detto che il giocatore era d’accordo: “Voleva riposare”. Ha definito “poco lucidi” i suoi e ha fatto notare le dieci palle gol create (e fallite) dai bianconeri, il terzo “mani” da rigore di De Ligt e l’infortunio a Pjanic, che sono sembrati conseguenza di deconcentrazione. A Sarri sono stati contestati i troppi gol subiti: otto in campionato, poi gli altri in Coppa. Il tecnico si è difeso dicendo che erano stati segnati quasi tutti “su palla ferma”. è un’attenuante ? Piuttosto, un elogio meritano Lecce e Parma che hanno saputo mettere in difficoltà le due “grandi”. Nella città del leccese Antonio Conte, la Juve ha quindi perso due punti: il sorpasso era sembrato cosa fatta e invece l’Inter contro un temibile Parma ha pareggiato, andando sotto per 2-1 e recuperando solo un punto. Conte si è detto preoccupato e ha ammesso le “disattenzioni” difensive; ha recriminato per il fatto di aver dovuto giocare ogni tre giorni. L’ha voluta la bicicletta? Pedali, adesso. Una cosa è certa: le nostre “grandi” (a volte) sbagliano come tutte le altre: “Lui è peggio di me” s’intitolava un film con Pozzetto e Celentano. Pur avendo rose molto ampie, Juve e Inter hanno pagato. Forse per questo Agnelli e i capataz della società hanno stanziato 300 milioni da spendere per la squadra. E Conte ha invocato rinforzi. Chissà cosa avranno pensato dei 5 gol in sei partite di Icardi a Parigi: Maurito ha “sbaragliato” Cavani e il PSG è in testa con 5 punti sul Nantes. Marotta ha detto di essere contento di quel che sta facendo l’ex interista. Lo sarà davvero ? è stata una giornata di rigori dati e non dati a Lecce, di fuorigioco visti, non visti, giudicati con difficoltà, di “mani” volontari, involontari ecc. Stiamo scoprendo che la VAR è essenziale, e lo ripetiamo tutti a pappagallo, ma spesso ci vengono i dubbi, specie sui falli di mano. Ma che calcio è diventato ? Il Napoli a Ferrara ha perso una grande occasione. In vantaggio con Milik si è fatto raggiungere da Kurtic. C’è stato un mani di Valoti: prima rigore, poi no. Da considerare un palo di Ruiz, le parate di Berisha, ma anche un salvataggio di Ospina. Ora la squadra di Ancelotti è a -6 dalla vetta. In Roma- Milan, la difesa rossonera ha “regalato” troppo e la Roma, pur priva di tanti titolari, ha vinto. I giallorossi hanno perso solo una partita (con l’Atalanta) e sono in corsa per un posto in Champions. Dzeko ha sbloccato la partita. Pioli, con un punto in due partite, non ha cominciato bene, ma con una difesa tanto malmessa E dire che Donnarumma ha preso tante palle difficili Immobile, con un gol contestato (fallo di Lukaku su Sottil) ha dato la vittoria alla Lazio a Firenze: è stato il decimo centro del cannoniere biancoceleste che ha “gelato” i viola, fermati dopo sei partite utili. In chiusura di gara un rigore (espulso Ranieri, giovane difensore toscano) è stato parato da Dragowski a Caicedo. Ha impressionato positivamente il Cagliari che ha rimpicciolito ancor più il Torino, salvato da Sirigu e Zaza. I sardi sono nei quartieri alti, con intenzione di restarci. Giocano bene; i granata non crediamo. Il Bologna di Mihajlovic ha relegato la Samp all’ultimo posto, solissima, con numeri da serie B. Difesa catastrofica (presi due gol a partita) e attacco peggiore: 5 reti segnate, come l’Udinese. I rossoblù sono a metà classifica, con tendenza a salire. Il Sassuolo ha vinto a Verona, dopo tre ko di fila. Gli scaligeri continuano a mostrare problemi in attacco (solo 6 gol segnati), ma non sono stati fortunati: due pali. Il Genoa, sotto la guida di Thiago Motta, è tornato a vincere contro un Brescia che aveva cominciato bene, ma che non riesce a nascondere le proprie debolezze, nonostante il “rinforzo” di Balotelli: un punto in quattro gare, ma una partita in meno. Ora il turno infrasettimanale, con Napoli-Atalanta partita di maggior spicco.
ATALANTA-MITRAGLIA, JUVE E INTER GIOCANO A “CIAPA NO”
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