“Il livello delle imprese di design in Brianza è riconosciuto in tutto il mondo. E’ importante stabilire una connessione fra i futuri designer del nostro territorio, come gli studenti del Politecnico, e il mondo imprenditoriale. Sia perché le nostre piccole e medie aziende, di grande valore non solo per fatturato ma in termini di conoscenze e know how e l’alto livello di internazionalizzazione, sono preziose per la loro formazione. E dall’altro le imprese hanno bisogno di ragazzi giovani e preparati, in grado di fornire nuovi contributi per creare prodotti in grado di essere venduti in tutto il mondo. Nei prossimi anni dovremo presentare prodotti non solo belli esteticamente ma anche evoluti tecnologicamente, in grado di connettersi con altri oggetti”.
Lo ha detto Norberto Panzeri, presidente sezione Design e Arredo di Assolombarda, oggi alla nuova edizione di “Connessioni 2018. Design, quando la tecnologia incontra l’uomo”, evento promosso da Assolombarda in collaborazione con la Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi.
Gianpietro Meroni, consigliere della Camera di Commercio Milano Monza Brianza Lodi, ha aggiunto: “Il design qualifica ancora oggi lo stile italiano, pensato per rispondere alle esigenze quotidiane delle persone. In futuro sarà ancora più funzionale, sempre più orientato all’innovazione e integrato alle tecnologie abilitanti di industria 4.0 come l’internet delle cose. Camera di Commercio aprirà lunedì prossimo, 4 giugno, un bando per la diffusione della cultura e la pratica digitale. L’ambito del design si presta particolarmente a questo tipo di investimento”.
Il tema di quest’anno è stata l’evoluzione del concetto di design tra presente e futuro, le tecnologie al servizio dell’uomo, l’Internet delle Cose, raccontato da imprese d’eccellenza del comparto del design e dell’arredo. Per l’occasione Boffi, Lettera G, Brianza Tende, Caimi Brevetti, Pamar, Panzeri, hanno messo a disposizione degli studenti dei corsi di Interior Design e Design di Prodotto Industriale del Politecnico di Milano diversi prodotti su cui sviluppare una possibile evoluzione in chiave IoT. Venanzio Arquilla, professore di design industriale al Politecnico di Milano, ha affermato: “L’internet delle cose è una dimensione complessa che implica anche interazione ed estetica. Il vantaggio del dialogo fra università e imprese è reciproco”.