L’assistenza protesica sarà garantita sul territorio da una struttura interaziendale Asp-Asm, che provvederà ad uniformare le procedure di prescrizione e fornitura a livello regionale”. Lo stabilisce una disposizione, approvata dalla giunta regionale della Basilicata, su proposta dell’assessore alla Politiche della persona, Rocco Leone. Secondo il disposto dell’esecutivo lucano la struttura dovrà fissare linee di indirizzo per le prescrizioni e per l’organizzazione del servizio e dovrà indicare le linee di indirizzo per l’informazione e per la formazione dei medici di medicina generale e degli specialisti. “Abbiamo previsto tale provvedimento – commenta l’assessore Leone – per garantire a tutti i cittadini lucani l’omogeneo accesso alle prestazioni di assistenza protesica. L’appropriatezza di una prestazione è tale – aggiunge Leone – se oltre ad essere efficace, viene erogata tempestivamente e utilmente. L’integrazione tra ambiti sanitari è quindi garanzia di presa in carico uniforme delle esigenze dei cittadini e ci consentirà di rispondere in maniera più opportuna alle esigenze della popolazione anziana e fragile, al fine di favorire il più possibile l’inserimento sociale e la qualità della vita di persone con disabilità, anche gravi e complesse”.
“Una più congrua attività prescrittiva – aggiunge l’esponente dell’esecutivo – favorirà anche un miglior uso delle risorse disponibili finalizzato alla più attenta valutazione dei bisogni. Questo provvedimento – conclude Leone – è uno dei primi segnali di trasparenza e di legalità che questa amministrazione vuole dare”.
La giunta regionale della Basilicata ha differito al 30 giugno prossimo “il termine utile di scadenza precedentemente fissato al 31 maggio” dell’avviso pubblico “Concessione di buoni servizio per il sostegno alla disabilità grave”, dopo aver “modificato la soglia Isee di reddito familiare” al fine di “migliorare l’efficacia e l’efficienza dell’intervento”. La decisione è stata presa dall’esecutivo lucano in seguito alle “significative sollecitazioni e alle numerose segnalazioni pervenute – è specificato nel provvedimento – nel corso di vigenza dell’avviso, da cui sono emerse le necessità e l’urgenza di differire la scadenza temporale fissata e di modificare il tetto stabilito in relazione alla fragilità economica e parametrato sull’indice Isee, per garantire a tutti gli interessati l’accessibilità ai servizi e alle cure previste, favorendo un ampliamento della platea dei beneficiari”. Il bando prevede la concessione di buoni servizio, nella forma di trasferimenti monetari dell’importo massimo di 3600 euro, per l’acquisto di servizi di cura e assistenza domiciliare. I contributi sono calcolati sulla base dell’Isee del nucleo familiare del richiedente, che prima della modifica non poteva essere superiore a 25 mila euro, mentre oggi è stato innalzato a 35 mila euro.
“Il tema della disabilità – ha evidenziato l’assessore regionale alla Sanità, Rocco Leone – richiede di indirizzare nella maniera più efficace gli interventi delle istituzioni verso una centralità della persona, che riduca i rischi di emarginazione e vada nella direzione di ridurre le barriere che possano impedire la piena ed effettiva partecipazione nella società. L’obiettivo prioritario – ha concluso l’esponente della giunta Bardi – è quello di ampliare la platea dei beneficiari di una misura importantissima per la nostra comunità, ma anche per riuscire ad utilizzare tutti i fondi a disposizione, andando così incontro alle esigenze della famiglie con soggetti con particolari difficoltà”. L’intento dell’avviso pubblico è infatti quello di garantire “un’adeguata assistenza al domicilio delle persone in possesso dei requisiti, evitando il ricorso precoce o incongruo al ricovero in strutture residenziali e favorendone la permanenza nel proprio ambiente di vita e di relazioni sociali”.
Tra le possibilità previste nell’avviso pubblico, il ricorso a soggetti privati e qualificati nell’erogazione delle prestazioni, mediante contratti di lavoro con assistenti familiari, non legati da vincoli di parentela. L’avviso si avvale delle risorse finanziarie del Po Fse Basilicata 2014-2020, con una dotazione di 3 milioni di euro. Le domande per la concessione dei buoni servizio – che dovranno essere compilate esclusivamente online, accedendo alla sezione “Avvisi e bandi” del portale istituzionale della Regione Basilicata – potranno quindi essere presentate entro il 31 giugno.