ARRIVA LA JUVE, MONTELLA “IL TIMORE RESTI A CASA”

Contro la Juventus “il timore bisogna lasciarlo a casa. Questo vale sempre, in ogni circostanza, vale per sabato e anche per giovedì prossimo”. Vincenzo Montella, pur essendo arrivato sulla panchina viola da poco meno di dieci giorni, ha le idee ben chiare su come la sua Fiorentina debba affrontare la sfida all’Allianz Arena contro i bianconeri. “Da professionista devo preparare la partita per provare a vincere, per fare punti e per prepararci emotivamente anche alla gara successiva, senza pensare molto all’avversario e a quella che sarà la sua giornata – ha aggiunto Montella riferendosi alla possibile festa scudetto -. Siamo all’inizio di un nuovo percorso che è quello giusto, questo momento mi serve per conoscere i calciatori e programmare il futuro insieme alla società. Adesso abbiamo una partita importante a cui la città di Firenze tiene molto e poi abbiamo una partita super importante”. Il riferimento è a quella contro l’Atalanta in Coppa Italia “che ci puo’ anche riportare in Europa, quindi la prossima settimana sarà decisiva per i nostri obiettivi”. Prima, però, c’è la Juventus. “Affrontiamo una squadra forte che vince da sette-otto anni in Italia, è abituata a combattere anche dopo le vittorie e a rialzarsi – ha sottolineato il tecnico gigliato -. Mi aspetto quindi una Juventus feroce, sicuramente delusa dopo l’eliminazione in Champions League, ma i grandi calciatori e le grandi società sanno voltar pagina velocemente. Mi auguro che non succeda anche questa volta. Noi dobbiamo pensare al nostro percorso e a far bene a Torino per i nostri obiettivi, anche quelli futuri. Cristiano Ronaldo? C’era la possibilità di allenarlo al Milan, se ne parlo’ ma non ci ho mai creduto fino in fondo. Non so se è il più forte del mondo, è una bella lotta con Messi, se la giocano. Ronaldo c’è da ammirarlo per quello che ha fatto, per come si allena, per come si prepara, per la fame che ha e per la tensione che ha negli occhi prima di ogni partita, qualcosa di straordinario. Messi ha più talento e probabilmente ha meno bisogno di queste caratteristiche, ma sono due calciatori fantastici. Ronaldo per chi vuole fare il calciatore penso che sia un punto di riferimento per qualsiasi livello”. E a chi gli ha chiesto se fra i piani societari della Fiorentina del futuro a suo avviso ci possa essere una squadra sul modello dell’attuale Ajax, ovvero basata su giovani di valore, Montella ha risposto: “Per ottenere i risultati dell’Ajax bisogna avere pazienza, in Italia non ce n’è. Quel metodo di lavoro e di gioco parte dal settore giovanile, ma è una filosofia che ha bisogno di tempo per essere portata avanti, sicuramente non bisogna guardare ai risultati, cosa che in Italia invece si fa da tutte le parti e fa parte del gioco. Qui c’è la volontà, insieme al direttore Corvino di creare un’identità e poi migliorarla nel tempo. Le squadre vincenti si costruiscono nel tempo perché è nella crescita che ti accorgi di quello di cui hai bisogno”. Nella Fiorentina del futuro potrebbe secondo qualcuno non esserci Federico Chiesa, finito nel mirino delle grandi d’Europa, Juventus compresa. “Per me è un calciatore moderno, straordinario, che può giocare nelle migliori squadre d’Europa, quindi anche nella Juve, nel Bayern, nel Liverpool, nel City o nel Tottenham, però non dimenticate che, al di là delle sirene, Federico è un calciatore della Fiorentina – ha concluso Montella -. Deve abituarsi, come fa abbastanza bene, alle voci di mercato”.

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